Come viene gestita la questione ambientale a Vercelli e perché il Comune non ha ancora trovato una sede per l’Osav, l’Osservatorio socio ambientale vercellese, nonostante il fatto che nello scorso marzo il Sindaco Forte avesse promesso che proprio l’Osservatorio avrebbe avuto una struttura fissa in città. Sono le domande che il gruppo di Vercelli Amica ha posto in due interpellanze il cui primo firmatario è Stefano Pasquino, assieme al capogruppo Maurizio Randazzo e al consigliere Enrico De Maria. Per la questione Osav il fatto è semplice “L’Osservatorio socio ambientale vercellese – spiega Stefano Pasquino – sta svolgendo, tra l’altro, la delicata indagine epidemiologica sul centro storico di Vercelli e sulla periferia. Nel marzo scorso, il sindaco aveva detto che l’Osav avrebbe trovato una sede fissa dove i suoi ricercatori avrebbero anche potuto incontrare i cittadini, ma la sede non c’è ancora. Che fine ha fatto questa promessa? Eppure all’audizione dell’Osav, rappresentato da Lucio Antonio Palin, già docente del Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Upo, e Christian Salerno, specialista in statistica medica ed epidemiologia Ambientale, hanno partecipato anche il Sindaco Maura Forte e l’Assessore Remo Bassini. Qundi che cosa si aspetta a trovare loro una sede?”
La questione dell’entrata a pieno regime delle indagini dell’Osav è strettamente correlata al secondo argomento è cioè quale sia stato l’allarme ambientale che ha indotto il Comune, lo scorso 30 maggio, a diramare un Comunicato in cui si affermava che sarebbe cambiata “la produzione dell’azienda Polioli – il prodotto finale da tossico diventa nocivo – e soprattutto le ultime analisi effettuate sono rassicuranti: niente più fumi neri, niente più effluvi maleodoranti”.
“Il comunicato riportava affermazioni preoccupanti – aggiunge Pasquino – dicendo che a novembre un imprenditore vercellese, preoccupato per la salute dei propri dipendenti, si sarebbe rivolto agli uffici comunali affinché fossero effettuate adeguate verifiche sull’aria maleodorante che, in certe giornate, veniva percepita nella zona. Da allora la situazione è stata monitorata con attenzione da Arpa e non si sono più verificate anomalie. Ma quale fu questa emergenza?”. E’ necessario capire cosa sia accaduto di tanto significativo da creare tale allarme in un imprenditore da chiedere aiuto al Comune. Allo stesso modo, per Pasquino, Randazzo e De Maria, è altrettanto necessario risolvere la questione Osav per affrontare la questione ambiente a Vercelli in modo più costruttivo.