Iniziano i lavori del piano che l’architetto Kipar ha definito come fondamentale per «la città che respira, la città della fertilità».
La cerimonia di apertura è stata altamente simbolica e originale: niente tagli di nastro, niente ‘prima pietra’, ma rimozione dell’asfalto che sarà sostituito da materiale drenante. Un gesto che rappresenta la rottura con il passato e che apre a una prospettiva di concretezza per una città che mette al centro la natura e i bisogni dei cittadini di avere ampi spazi a disposizione per il tempo libero, immersi nel verde. Si coniugano così ambiente e qualità della salute pubblica attraverso la salvaguardia del preesistente, che viene tutelato nell’ottica di un incremento del verde cittadino e del miglioramento della qualità della vita in generale.