Nel mese di ottobre alle 2011 sono stati innaugurati 2 fontanili comunali siti in Piazza Mazzini a Vercelli nell’area mercatale che distribuiscono acqua di tre tipologie: refrigerata (a 3 centesimi al litro) a temperatura ambiente e addizionata di gas (a 6 centesimi al litro).
Il Comune di Vercelli, consapevole che l’acqua è un bene di tutti e che, in particolare, l’acqua erogata dalla pubblica rete è pura e controllata, in un contesto di continua promozione di temi di sostenibilità ambientale e di pubblica utilità per i propri cittadini, ha sviluppato un progetto di sostenibilità ambientale, rivolto all’utilizzo dell’acqua erogata dal rubinetto e alla conseguente diminuzione di rifiuti plastici, legata alla riduzione del consumo di acqua in bottiglia. L’Italia detiene il primato di acqua minerale in bottiglia: ogni anno ne consumiamo 194 litri a testa. Ma la confezione (in bottiglie di plastica) ed il trasporto (principalmente su gomma) dell’acqua minerale ha enormi ripercussioni sull’ambiente, in termini di emissioni di gas serra e di rifiuti prodotti. La risposta dei cittadini è stata esemplare ma dal mese di settembre 2014 la gettoniera per la ricarica è guasta!
Per questo si è presentata una interrogazione sui fontanili di Vercelli.
Intervista a Stefano Pasquino
Cosa sta succede ai fontanili di Vercelli?
“I fontanili di Vercelli sono fondamentali per conseguire molteplici obiettivi:
– Valorizzazione del bene acqua pubblica.
– Educazione dell’utilizzo della risorsa idrica.
– Riduzione dei rifiuti da imballaggi.
– Riduzione della spesa dei cittadini nell’acquisto di acque imbottigliate.
L’iniziativa dei fontanili comunali è di produrre “Acqua a km Zero” in un punto pubblico di erogazione di acqua potabile microfiltrata anche addizionata di anidride carbonica offrendo una concreta e sostenibile alternativa alle acque minerali in bottiglia. Il progetto costituisce un percorso educativo sotto il profilo ecologico in quanto i cittadini possono riutilizzare i contenitori dell’acqua così da ridurre alla fonte gli imballaggi e diminuire i rifiuti plastici riconducibili alle bottiglie nonché riavvicinare la cittadinanza all’acquedotto quale bene pubblico.
Il mancato funzionamento della gettoniera arreca notevoli disagi agli utenti costretti a fare il versamento presso la Tesoreria del Comune di Vercelli alla Biverbanca in via S. Cristoforo e poi recarsi all’URP del Comune di Vercelli con la ricevuta del versamento per ricaricare la chiavetta. Tutto questo sta portando sempre più persone ad abbandonare questa pratica di utilizzo dell’acqua potabile che si stava fortemente diffondendo. Dispiace che questa Amministrazione si proclama sensibile alle tematiche ambientali e ai prodotti a Km O e poi non attui queste politiche fondamentali per il nostro futuro. Va aggiunto che in questi giorni il Governo di Renzi sta tentando di raggiungere il risultato cui sinora nessun governo era riuscito ad arrivare: la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali. Lo fa attraverso due provvedimenti, il decreto “Sblocca Italia” e la legge di stabilità. Con il primo, impone ai Comuni l’obbligo di aggregare le società del servizio idrico per arrivare ad un gestore unico per ogni ambito territoriale ottimale, spesso coincidente con il territorio regionale. Con la seconda, rende sempre più onerosa la gestione pubblica dell’acqua e spinge gli enti locali a privatizzare, permettendo loro di spendere fuori dal patto di stabilità i soldi ottenuti dalla cessione delle proprie quote ai privati”.