Con il voto della maggioranza e l’astensione di tutti i consiglieri di opposizione presenti, il Comune ha approvato la delibera di adesione alla proposta di rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. Una misura che, spostando al 2043 la scadenza dei mutui in essere, consente di liberare immediatamente risorse per un milione e 265mila euro per l’anno in corso e, fino al 2035, di avere minori oneri per undici milioni di euro. Una situazione che, dal 2036 al 2043, si ribalterà con maggiori oneri a carico delle casse comunali per circa 18 milioni di euro.
“La rinegoziazione – ha spiegato l’assessore al Bilancio, Luigi Michelini – è stata prevista dal Governo per consentire ai Comuni di far fronte alle spese collegate al Coronavirus e soprattutto alla conseguente crisi economica”.
“Abbiamo deciso di portare al delibera in Consiglio comunale – ha spiegato il sindaco, Andrea Corsaro – perché si tratta di una decisione che andrà a condizionare anche le amministrazioni future e dunque ritenevamo corretto confrontarci sul tema”.
Inizialmente la possibilità di rinegoziare i mutui era offerta solo ai Comuni che avessero approvato il Bilancio, successivamente, con il Dpcm del 20 maggio, è stato reso deciso che l’atto poteva essere approvato anche in regime di esercizio provvisorio e con delibera di giunta. Tuttavia il Comune ha scelto la strada del Consiglio comunale (cui in regime ordinario spetterebbero le decisioni in materia).
Il consigliere comunale Stefano Pasquino è intervenuto in dichiarazione di voto per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia dichiarando: “la rinegoziazione dei mutui è un’operazione straordinaria consentita per fare fronte a uno scenario di crisi straordinaria, il voto del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia è favorevole”.