Il gruppo minoranza segnala problemi e fa proposte al sindaco e a tutto il Consiglio comunale per rilanciare la città. Randazzo: ‘Abbandoniamo le lunghissime procedure del project-financing e costruiamo una nuova piscina con i soldi intascati da Iren per la cessione delle quote di Atena’. Tra le alre proposte l’acquisizione in affitto della vasta area Zust-Ambrosetti da destinare ai grandi concerti rock.
Foto: Demaria, Randazzo, Pasquino.
“Dopo quasi due anni di immobilismo, è ora che Vercelli si dia una sveglia. Noi abbiano proposte concrete da fare al sindaco e a tutto il Consiglio comunale, cercando di fare il bene della nostra città, l’unica cosa che ci interessa”. Questo l’esordio della conferenza-stampa convocata questa mattina nella sala gruppi del Comune dai rappresentanti di Vercelli Amica: Maurizio Randazzo (capogruppo), Enrico Demaria e Stefano Pasquino. Un messaggio chiaro e inequivocabile lanciato soprattutto al sindaco Forte, ormai lasciata sola da suo partito di riferimento, secondo Vercelli Amica, negli appuntamenti cruciali. L’esempio più recente lo ha portato Pasquino. “Ieri -ha detto l’ex consigliere di Forza Italia – avevo convocato la quinta commissione per discutere, tra gli altri, di un tema importante per la città qual è il futuro dell’area dell’inceneritore: da bonificare o da mettere semplicemente in sicurezza? Inoltre la commissione doveva anche dare il proprio parere sul Piano d’azione per le energie sostenibili, il Paes. Ebbene la maggioranza ha totalmente disertato l’appuntamento, eccezion fatta per l’assessore all’Ambiente Remo Bassini. E, nel Pd c’erano assenze di rilievo come quelle del segretario cittadino Daniele Peila e del capogruppo Giordano Tosi. Cosicché il Paes è passato con i sì di Lega, SiAmo Vercelli e Vercelli Amica e con l’astensione del M5S: ancora una volta la minoranza ha tolto le castagne dal fuoco al sindaco”.
Quindi, i rappresentanti di Vercelli Amica hanno snocciolato problemi e fatto proposte. “Il problema immediato da risolvere – ha detto Randazzo -è quello della messa in sicurezza del castello del Beato Amedeo, perché se non riusciamo a garantirla finiremo col perdere il Tribunale a vantaggio di Casale. La questione non sembra irrisolvibile: il problema è legato alla pesantezza degli archivi, insostenibile per le strutture fatiscenti del castello. Bisogna subito trovare capannoni strutture analoghe in grado di ospitare provvisoriamente questi archivi: cerchiamo di farlo al più presto”.
Sempre Randazzo è intervenuto sull’annosa questione della piscina. Ha detto: “L’amministrazione continua a perorare soluzioni legate al project-financing. Ma si tratta di procedure lunghissime che rischiano di ulteriormente rinviare alle calende greche il ripristino di una piscina coperta in città. Utilizzando una parte dei 14 milioni introitati da Iren per la cessione delle quote di Atena, il Comune può realizzare direttamente una piscina, senza passare dalle procedure eterne del project-fiancing. Speriamo che il sindaco ci ascolti”.
Quindi il capogruppo di Vercelli Amica è tornato su un vecchio cavallo di battaglia del movimento: quello dell’affitto, da parte del Comune, dell’area dimessa alla Zust-Ambrosetti. “Sarebbe un’area straordinaria – ha detto – per l’organizzazione di grandi eventi musicali, pensiamo ai concerti delle rock-star, che potrebbero portare a Vercelli decine di migliaia di giovani, sul modello dell’Alpàa”.
Enrico Demaria si è occupato degli eventi culturali. Ha innanzitutto premesso che occorre una cabina di regia in grado di programmare annualmente i principali eventi culturali, avendo ben presente di chi deve fare determinate cose senza improvvisazioni o sovrapposizioni. Demaria ha rimproverato all’attuale maggioranza di avere accantonato subito, all’atto dell’insediamento, i tanti progetti positivi messi in campo dall’assessore Fossale nella precedente amministrazione: dagli eventi in Arca alle iniziative della Ducale. “Con un po’ di umiltà – ha detto il competitor della Forte al ballottaggio del giugno 2014 – si sarebbero potuti raccogliere preziosi consigli da Fossale. Invece si è pensato assurdamente che la Vallotti, apprezzata scuola di musica, potesse sostituirsi alla Camerata Ducale e che all’Arca di potesse organizzare di tutto e di più. Ora il sindaco sta per fortuna invertendo la rotta, ma sulla Vallotti ci sono ancora cose da chiarire: secondo me è assurdo e dispendioso promuovere bandi per i docenti e soprattutto assumere un direttore artistico che non serve assolutamente. Possono benissimo continuare a svolgere questo ruolo i rappresentanti nominati dai docenti, agendo d’accordo con il Cda presieduto da un musicista competente qual è Luigino Ranghno”. Infine, sul Arca, Demaria ha detto che è opportuno tornare al sistema-Fossale, programmando alcuni grandi eventi al suo interno, cercando gli sponsor opportuni come faceva l’assessore della giunta Corsaro. “Quest’anno – ha detto Demaria – ricorre ad esempio il centenario della nascita di Renzo Roncarlo e sarebbe opportuno organizzare in Arca una mostra delle sue opere. La stessa cosa si dovrebbe fare per la mostra già in cantiere, di Edoardo Rosso, altro pittore vercellese importante da valorizzare in Arca e non da confinare nell’ex chiesa di San Lorenzo”.
Infine, sul teatro, Demaria ha suggerito un ritorno al circuito regionale Piemonte Live per la programmazione delle stagioni di prosa e l’assegnazione della gestione Civico non di anno in anno, ma almeno per tre anni, con un regolare bando di appalto.
Fonte: www.tgvercelli.it