Inquinamento e Malattie: cosa succede a Vercelli?
Lunedì 3 luglio alle ore 18,00 presso Piccolo Studio del S. Andrea.
E’ il momento di fare il punto sulla situazione ambientale di Vercelli e sul rapporto tra inquinamento ambientale e malattie come il cancro.
I cittadini devono essere consapevoli dei rischi dell’inquinamento del suolo, delle falde e dell’ambiente che i lasciti di precedenti insediamenti industriali, ma non solo, stanno lasciando in termini di malattie e incidenza tumorale, e devono essere consapevoli di quello che il Comune sta o non sta facendo per loro.
Successo del convegno su ambiente e malattie organizzato da 4 consiglieri comunali
Quando un convegno riesce a radunare al Piccolo Studo, in un torrido pomeriggio d’estate, con una temperatura e un’afa insopportabile, ben 120 persone significa che ha fatto centro, E’ accaduto ieri per l’incontro pubblico sull’ambiente organizzato da quattro consiglieri comunali di Vercelli: Michelangelo Catricalà (M5S), Stefano Pasquino (Vercelli Amica), Alessandro Stecco (Lega Nord) e Renata Torazzo (SiAmo Vercelli). Ciascuno degli organizzatori poteva, secondo la suddivisione dei compiti, o intervenire personalmente o affidarsi ad un esperto in materia (nella fattispecie, medici affermati e istituzionalmente significativi). Così, sono intervenuti anche il presidente della Lega contro i tumori Ezio Barasolo, la presidente di Isde di Torino (Medici per l’ambiente) Luisa Memore, e il primario oncologo dell’ospedale di Casale Monferrato Roberta Buosi. Significativa la presenza, tra il pubblico, del presidente del Consiglio comunale Michele Gaietta (Pd).
Scopo del convegno era quello di “fotografare” la realtà di Vercelli dal punto di vista dell’ambiente e delle possibili ripercussioni sulla salute dei cittadini. Cosicché l’attenzione si è concentrata su aree in questo momento bel mirino di enti preposti alle indagini, ad esempio, sull’incidenza dei tumori in alcune aree della città rispetto ad altre, quali ad esempio l’Osva, cioè l’Osservatorio socio ambientale vercellese istituito dal Comune. Dunque attenzione e interventi rivolti verso l’area ex inceneritore, Sambonet, ex Montefibre, sulle zone circondate dalle risaie, etc.
Forse se il pur riuscito incontro di ieri ha avuto una pecca è stata quella di essere stato carente in dati. Le ricerche Osav , da cui emergono dati preoccupanti sia, ad esempio, sui tumori femminili e su quelli che colpiscono gli agricoltori rispetto ad altre zone del Piemonte e d’Italia, sono pubblicati sul sito della Lega Tumori, che ha cofinanziato con il Comune e l’Ordine dei medici le indagini dell’Osav, ma non, incredibilmente, come ha rilevato Pasquino (tra l’altro presidenmte della V Commissione comunale che si occupa soprattutto di Ambiente) sul sito del Comune che è il principale committente della ricerca epidemiologica.
In sostanza, comunque, un’iniziativa molto interessante, da ripetere, aggiungiamo noi, magari facendo sedere al tavolo dei relatori l’Osav stesso in modo da divulgare parlando direttamente ai cittadini i dati tra l’altro già pubblici. Con l’avvertenza, come ha comunque chiarito il dottor Barasolo, che questi sono dati, ancora da valutare ed esaminare in modo approfondito, che devo fornire indicazioni, al limite mettere in guardia, ma non creare allarmismo.
Fonte:
www.tgvercelli.it
http://www.tgvercelli.it/page.php?id=14025