Nonostante allarmi ripetuti e sempre più drammatici a livello globale, le conferenze e gli accordi internazionali che faticosamente vedono la luce perché troppi sono gli interessi in gioco, sull’ambiente continuiamo a scherzare con il fuoco (o lo smog, in questo caso). Improvvisamente l’Italia sembra entrata in emergenza, quasi che la situazione non fosse grave da anni. E pensare che ogni città reagisce a modo suo (cioè male), in assenza di un piano strategico nazionale e di investimenti veri in materia, preoccupa ancor di più dei livelli di Pm10. Il problema dell’inquinamento a Vercelli e nella pianura Padana si risolve solo con interventi strutturali e profondi. Il blocco delle auto non serve, un uso più coscienzioso dell’automobile è un problema culturale e il divieto a tutti è una violenza. Già, l’idea che l’inquinamento atmosferico si combatta con gli ultimatum al traffico automobilistico e non anche – ad esempio – ricordando che il riscaldamento è fonte determinante di inquinamento è surreale. Per combattere lo smog servono azioni complessive, non operazioni utili solo a ripulire le coscienze e non certo l’aria. Leggere che il consigliere delegato all’ambiente Remo Bassini, sul tema ha dichiarato a La Stampa: “si deve ricominciare, per esempio, con la forestazione. Troppe piante, nel tempo, sono state abbattute nelle campagne. Servivano a ripararci durante situazioni atmosferiche eccezionali come quella che di oggi” e poi si continuano ad abbattere piante apparentemente sane come quelle nella foto abattute il 22 dicembre 2015 in Via Maggio 1906 a Vercelli, oppure si aumento le tariffe dei mezzi pubblici come ha fatto l’amministrazione Forte è veramente difficle credere che si faranno cose positive per migliorare l’aria di Vercelli. Pensare che basta vedere cosa ha fatto la precedente amministrazione per migliorare:
• Ha elaborato e approvato il Programma triennale dei trasporti urbani e il nuovo Progetto di trasporto pubblico locale.
• Ha finanziato e attuato una tariffazione agevolata per i trasporti pubblici urbani, per incentivare l’uso del bus soprattutto di anziani, giovani e categorie deboli.
• Ha gradualmente sostituito i vecchi veicoli con nuovi autobus a basso impatto ambientale.
• Ha realizzato il programma di “bike sharing” per un nuovo sistema di biciclette pubbliche condivise, raddoppiando il numero di biciclette comunali ad uso pubblico.
• Ha erogato contributi comunali per l’acquisto di biciclette.
• Ha sostenuto anche con finanziamenti propri le campagne per la trasformazione delle auto a benzina in G.P.L./metano.
• Ha realizzato le campagne di educazione alla mobilità nelle scuole.
• Ha organizzato numerosi eventi di sensibilizzazione su tematiche ambientali quali: Sun Day, “Scuola in movimento”, “A scuola di natura in città”, “Carta Incanta”, “Puliamo il Piemonte 2008”, “Vercelli walk to school” ovvero il Pedibus, in collaborazione con associazioni ambientaliste.
Tutte queste iniziative hanno portato ottimi risultati nella lotta all’inquinamento, con una diminuzione media delle PM10 del 49% nella città di Vercelli tra il 2002 e il 2008.