Ha scelto una location singolare il gruppo consiliare Vercelli Amica (Maurizio Randazzo, Enrico De Maria e Stefano Pasquino) per la conferenza stampa di poco fa in cui ha annunciato decisioni importanti sull’allarme bulli in parco Camana e durante il quale si è parlato di altri e svariati argomenti, tra cui, appunto le multe inflitte a 280 automobilisti in una settimana, al semaforo di piazza Sardegna, grazie (o per colpa, secondo i punti di vista) al nuovo occhio elettronico installato dal Comune.
I tre consiglieri di minoranza hanno voluto che la conferenza stampa si svolgesse proprio lì per spiegare praticamente i non pochi dubbi riguardanti le nuove contravvenzioni.
Ma partiamo dall’argomento forse più sentito: il bullismo di alcuni adolescenti in parco Camana nei confronti di alcuni coetanei, denunciato dalla mamma di una delle vittime. “A questo proposito – hanno detto Randazzo, De Maria e Pasquino -. questa mattina, visto che eravamo stati noi a sollevare pubblicamente il caso con un appello rivolto al sindaco, in cui chiedevamo il ripristino del vigile urbano al parco, abbiamo incontrato il comandante dei vigili urbani, Roberto Riva Cambrino, il quale ci ha anticipato che, in base ad un accordo sindaco-questore, per almeno dieci-quindici giorni sarà garantita la presenza costante, a turno, di un vigile o di un poliziotto al Camana”.
Sempre su questo tema, Vercelli Amica è tornata sulle notizie apparse in queste ore sui social network, sia a proposito di un vercellese malmenato l’altra notte da giovani che facevano chiasso in piazzetta Pugliese Levi, e che lui era andato a riprendere, sia per il nuovo fenomeno dei ragazzini di undici-dodici anni che, anche approfittando della loro non punibilità, tormentano o addirittura minacciano anziani, commercianti, titolari di pubblici esercizi. Il gruppo di minoranza ha perorato una presenza assai più consistente di pattuglie serali di polizia e di carabinieri e la reintroduzione, durante il giorno, della cosiddetta polizia di prossimità, vale a dire di agenti e carabinieri che, a piedi, svolgano una efficace azione di deterrenza.
Poi si è passati al dunque della “location” scelta per la conferenza stampa. I tre consiglieri comunali si sono detti perplessi sul numero delle contravvenzioni rilevate in una settimana: 280. Anche perché proprio nella comunicazione su questi dati c’era scritto che le multe punivano anche chi si ferma oltre la linea che delimita l’incrocio. Randazzo, De Maria e Pasquino hanno chiesto al comandante se, per caso, il gran numero dei contravvenuti non riguardasse proprio coloro che non hanno affatto “bruciato il rosso”, ma semplicemente oltrepassato la linea, tanto più che, come è stato chiaramente indicato ai giornalisti, sulla semi carreggiata di destra la linea non c’è proprio. Ha risposto il comandante: “Anche a me sembrava un numero elevato di multe, ma vi posso assicurare che gran parte delle infrazioni rilevate è di gente che è passata con il rosso pieno. In ogni caso, nei prossimi giorni le multe arriveranno a casa, sia con la foto attestante l’infrazione, sia con la possibilità di venire al Comando a visionare il filmato”.
Per quanto però riguarda la segnaletica carente, Riva Cambrino ha detto che andava assolutamente messa a posto, e che non si contano le sue sollecitazione, non accolte, all’Ufficio tecnico”.
Infine, il problema del semaforo tra via Massaua e viale Rimembranza rotto e dunque lampeggiante da sedici giorni. Dopo aver fatto rilevare che è Atena a non procurare il pezzo di ricambio, il comandate dei vigili ha detto che il sistema semaforico di Vercelli è obsoleto e che andrebbe rinnovato. “Si pensi – ha detto – che i miei uomini non possono neppure agire su una centralina per disattivare i semafori oppure per fissarli sul verde o sul rosso in caso di necessità”.
Fonte www.TGVercelli.it