Con quindici no e dieci si il Consiglio Comunale di Vercelli non ha approvato, nella seduta di lunedì 28 settembre, l’ordine del giorno – presentato da alcuni consiglieri di minoranza, che esprimeva grande preoccupazione per la privazione della libertà, le condizioni di salute e il trattamento carcerario di Patrick Zaki, chiedendo all’amministrazione comunale di Vercelli di impegnarsi per la sua immediata scarcerazione.
Pasquino ha dichiarato: “Con gli Ordini del Giorno dovrebbero essere trattati argomenti locali della città di Vercelli, oppure nazionali che hanno riflessi locali.
Argomenti internazionali, pur condivisibili quando trattano dei diritti fondamentali della persona, dovrebbero essere presentati in casi estremi, non si comprende perché si possa presentare un Ordine del Giorno per un cittadino egiziano e non un Ordine del Giorno per i 18 pescatori siciliani, fermati dai militari del generale libico, Haftar, attualmente bloccati e rinchiusi in una struttura del Paese nordafricano, senza possibilità di contattare i propri familiari.
Secondo alcuni organi di stampa, i pescatori siciliani sarebbero finiti nel mezzo di una trattativa tra il governo italiano e quello di Tobruk che rischia di trasformarsi in un controverso “scambio di prigionieri”.
Penso abbia poco senso invece l’Ordine del Giorno presentato a Vercelli per la liberazione di Patrick George Zaki, lo vedo come una strumentalizzazione politica che nulla ha a che vedere con la città di Vercelli.
Detto questo, ci auguriamo che Zaki venga rilasciato quanto prima e che l’attuale situazione egiziana cambi, soprattutto per quei giovani, tanti, impegnati nella difesa della democrazia e della libertà.
Il voto pertanto sarà contrario a questo Ordine del Giorno”.