CITTA’ DI VERCELLI
V^ COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE
Piazza Municipio 5 – 13100 Vercelli
VERBALE SEDUTA DEL 27/01/2015
L’anno duemilaquindici, addì ventisette del mese di novembre alle ore 13:00, presso la sala “Gruppi” posta al piano 1° del Municipio sito in Piazza Municipio, a seguito di avvisi scritti diramati a tutti i commissari componenti della Commissione V^ ed a quant’altri interessati, in seduta di 2^ convocazione, si è riunita la Commissione per assistere alla seguente audizione:
Oggetto dell’audizione: Audizione con SOGIN sui corsi di formazione SOGIN della Scuola Italiana di Radioprotezione, Sicurezza e Ambiente per la presentazione delle iniziative realizzate a Maggio 2014 tra SOGIN e il Comune di Caorso ritenute utili all’ingresso o al reinserimento nel mondo del lavoro di giovani, cassaintegrati e inoccupati
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Sono risultati presenti:
1. BAMBACIGNO FRANCO (Sogin SpA)
2. MAODDI PAOLA (Sogin SpA)
3. BRUSCO ADRIANO (Città di Vercelli – Consigliere Comunale V^ Comm. Consiliare e Capogruppo M5S)
4. PASQUINO STEFANO (Città di Vercelli – Consigliere Comunale Vice Presidente V^ Comm. Consiliare)
5. SIMONETTI LUCA (Città di Vercelli – Consigliere Comunale V^ Comm. Consiliare)
6. STECCO ALESSANDRO (Città di Vercelli – Consigliere Comunale V^ Comm. Consiliare e Capogruppo Lega Nord)
7. TOSI GIORDANO (Città di Vercelli – Consigliere Comunale V^ Comm. Consiliare)
8. PERFUMO ALBERTO (Città di Vercelli – Vice Sindaco e Assessore allo Sviluppo economico e produttivo)
9. PATRIARCA LILIANA (Città di Vercelli – Direttore Settore Urbanistica e Sviluppo Economico, entra alle 13:28 con l’Assessore PISTONO Franco)
10. RANGHINO MANUELA (Provincia di Vercelli – Dirigente Settore formazione, lavoro e politiche sociali, cultura, turismo, istruzione)
11. BERTARELLO ANTONELLA (Provincia di Vercelli – Responsabile Servizio formazione professionale)
12. VIDOTTO DAVIDE (Responsabile di UNIVER Consorzio Università ed Impresa Vercelli, entra alle 13:15)
13. DI LAURO TOMMASO (Segretario CISL)
14. GIULIANO ROBERTO (uditore)
15. CREPALDI MIRKO (uditore)
16. CASSATONO ANTONIO (uditore)
Presiede PASQUINO Stefano Vice Presidente della V^ Commissione.
Assiste il Segretario ZANELLO Franco.
Alle 13:08 PASQUINO introduce il tema dell’audizione circa l’esperienza di SOGIN svolta a Caorso, interessante rispetto ai siti nucleari da bonificare (Trino e Saluggia), anche rispetto al protocollo d’intesa siglato tra SOGIN e le OO.SS. (CGIL, CISL e UIL) per il territorio locale, e all’interesse per i corsi, a fini occupazionali, manifestato da UNIVER e dalla Provincia di Vercelli, in accordo con il Sindaco, il Vice Sindaco e la Giunta, che vengono ringraziati per la presenza.
BAMBACIGNO inizia pertanto a illustrare la missione societaria di SOGIN (lo smantellamento dei siti nucleari) e descrivere l’esperienza di Caorso e dei corsi, a numero ristretto, nati per esigenze interne e in seguito aperti alla collaborazione con i Comuni e altri soggetti ed Enti territoriali, p.e. Forze dell’Ordine, VV.FF. ecc.. I corsi sono uno strumento utile alla cultura della sicurezza, all’uso dei dispositivi di protezione individuale, alle informazioni di base circa la radioprotezione, in un percorso formativo ed educazionale comprendente le visite alle centrali nucleari. I corsi sono articolati, secondo i temi trattati, in durate variabili che prevedono una formazione in tempi brevi, finalizzati all’interesse che si può creare anche attraverso l’informazione locale rispetto alla delicatezza degli argomenti trattati. L’attività con Caorso è iniziata con una partecipazione di quindici persone, per ciò che riguarda i percorsi per lavoratori cassa-integrati, o persone inoccupate senza particolari requisiti curriculari. La scelta dei partecipanti è stata demandata al Comune di Caorso, come per l’individuazione della sede dei corsi, mentre la docenza è affidata a SOGIN. A febbraio 2015 si prevede, altresì, di partire a Caorso con un più complesso corso tecnico (di ca.150 ore), rivolto a un nucleo ristretto di giovani diplomati (15 persone) in materie scientifiche, che prevederà selezioni preliminari, con un programma più approfondito che prevede, ad esempio, l’uso di strumentazione di fisica-sanitaria, i principi del decommissioning (la gestione del trattamento dei rischi radioattivi e le procedure di smantellamento dei siti nucleari), ecc..
MAODDI interviene significando che a Vercelli c’è un accordo-convenzione, per le attività formative sul territorio, con l’Università, e che prevede tale possibilità, ad esempio, di simili opportunità rivolte a studenti laureati, in connessione con le imprese locali per finalizzare la formazione all’inserimento lavorativo, così come avvenuto a Caorso.
BAMBACIGNO conclude l’intervento riaccennando che l’ambito di partecipazione resta ristretto, in un rapporto positivo con le istituzioni locali.
BRUSCO interviene, sintetizzando quanto detto, chiedendo se la formazione è rivolta anche alle aziende che interverranno sui cantieri per le operazioni di smantellamento dei siti nucleari oppure se è solo attività formativa disgiunta, o meno, dallo sbocco lavorativo.
BAMBACIGNO precisa che le ditte che partecipano mandano il loro personale, in possesso di determinati requisiti, ai corsi di formazione, mentre le gare per la selezione delle ditte che intervengono negli smantellamenti sono pubbliche, e di conseguenza il loro personale, ad esempio un saldatore che opera all’interno di un reattore nucleare, deve già aver conoscenza di particolari modalità operative.
PERFUMO interviene chiedendo se il corso formativo abilita il personale delle varie ditte a svolgere quel determinato tipo di mestiere e BAMBACIGNO risponde che ciò dipende anche dalle ditte che in qualche modo pre-selezionano i partecipanti al corso; PASQUINO esplicita che a prescindere dalle ditte partecipanti alle gare le medesime hanno facoltà di scegliere se avvalersi di personale in loco, senza corresponsione di indennità di trasferta, piuttosto che di altri loro lavoratori: i costi di formazione li sostiene SOGIN o il Comune? BAMBACIGNO risponde che effettivamente è il Comune che individua e approva le candidature, PERFUMO distingue la variabilità delle destinazioni dei corsi (cassa integrati piuttosto che nuovi lavoratori, ecc.), PERFUMO chiede ancora quali siano i tempi di smantellamento. BAMBACIGNO risponde che essendo le autorizzazioni rilasciate dal Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente e con approvazione dell’ISPRA, pertanto, i tempi per lo smantellamento (previsti a 50 anni dalla costruzione, e la centrale di Trino ad risale, p.e., agli anni ‘60) si legano altresì a fasi lavorative particolarmente lunghe e complesse. PASQUINO evidenzia che l’importanza di perseguire obiettivi certi è dettata dal fatto che il conferimento della spesa pubblica impone a SOGIN di attivarsi al più presto. BAMBACIGNO ribadisce che SOGIN si attiva al più presto e non appena l’Autorità di Controllo approva l’intervento di smantellamento. PASQUINO chiede una data per un programma di massima e BAMBACIGNO indica orientativamente il 2028, e ciò anche in funzione dell’individuazione e attivazione regionale dei vari siti e del deposito nazionale, nonché dalla vita naturale degli impianti. STECCO chiede quali siano le due tipologie di corsi (p.e. per il cassa integrato?) e domanda se le attività per i prossimi vent’anni siano finalizzate ad impieghi lavorativi e BAMBACIGNO risponde che associato al deposito nazionale ci sarà un polo tecnologico che prevede il relativo indotto lavorativo, ricerca ai massimi livelli per ridurre la quantità di rifiuti che hanno dei tempi di smaltimento molto lunghi. SIMONETTI a tal scopo richiede a SOGIN se è previsto il rilascio di attestati formativi specifici per i corsi frequentati e BAMBACIGNO risponde che ai corsi, ad esempio, hanno partecipato Carabinieri dei Nuclei di Controllo, ecc. per cui si intuisce che siano previsti crediti formativi. RANGHINO interviene con una riflessione per comprendere come sia possibile capire, in priorità, la spendibilità della formazione professionale e il riconoscimento da parte degli EE.LL. e di conseguenza l’accreditamento e il ruolo effettivamente svolto da parte del soggetto formatore. BAMBACIGNO accenna che con l’Università la spendibilità è certamente a livello di Master e MAODDI sostiene la priorità dei corsi a livello formativo. BERTARELLO riceve risposta da MAODDI sulla conferma che è la docenza della Scuola di Radioprotezione a governare il processo dell’attività formativa. PASQUINO sottolinea che l’assenza della Scuola di Radioprotezione in Piemonte non è un ostacolo ma uno stimolo per farla conoscere sul territorio con la collaborazione dell’Università, chiedendo infine chiarimenti a SOGIN, emersi di recente in una riunione a Torino, ove si prevedeva di rifare i depositi, in apparente contrasto con altre direttive. BAMBACIGNO e MAODDI rispondono che è l’ISPRA che ha previsto i predetti rifacimenti, da intendersi come temporanei, a seguito di Chernobyl e a tutela della sicurezza.
STECCO chiede se la Scuola di Radioprotezione sia a Caorso per ragioni normative o se per un legame storico col territorio e viene risposto che il motivo è il legame con il territorio, per cui conclude per l’ipotesi di una scuola simile anche nei territori del vercellese, anche per via delle attività legate ai due siti nucleari presenti. PASQUINO sottolinea che anche UNIVER è in grado di svolgere questo tipo di attività. VIDOTTO interviene, visto che sul tema e sul ruolo di UNIVER (ente squisitamente operativo), in tal senso, se ne parla da un paio d’anni e proprio con la Scuola di Radioprotezione di Caorso e Confindustria Piemonte, intravedendo un asse portante tra i due territori in funzione di una scuola che copra il territorio, più estensivamente, del nord Italia. STECCO chiede a chi spettino le decisioni nel merito e VIDOTTO risponde che per ciò che concerne il ruolo di UNIVER gli accreditamenti e i crediti formativi vengono riconosciuti, oltre a un accenno dell’interesse di SOGIN di acquisire opportunità di formazione, in tal senso, anche attraverso un master di secondo livello.
Segue una breve conversazione tra i partecipanti circa le ipotesi di accordi tra istituzioni e i vari soggetti e nel contesto dei bandi di gara per gli interventi di smantellamento sui territori localmente interessati (Trino, Saluggia e Vercelli), oltre alle opportunità da considerare per creare competenze in materia sui nostri territori.
BRUSCO chiede quali siano i tempi per smantellare Trino e MEODDO risponde che i bandi e i relativi tempi avranno visibilità pubblica su internet.
DI LAURO interviene accennando alle opportunità utili allo sviluppo del territorio, emerse dagli incontri e dall’esperienza di Caorso, accennando all’esempio di un convegno-seminario svolto a Caorso (“Imparare facendo”), aperto al pubblico e alle istituzioni, per come ripensare il sistema formativo territoriale per renderlo più aderente alle necessità dei lavoratori occupati nel settore nucleare attraverso sinergie strategiche che servano a favorire il processo decisionale, tema altresì di un prossimo convegno il 22 Marzo, che sarà illustrato dal Segretario Generale della CISL. Obiettivo del sindacato è conoscere l’impatto della ricaduta occupazionale dell’attività di decommissioning per i siti di Trino e Saluggia, con quali tempi e per quanto tempo e attraverso quali schemi, rispetto al ventaglio di tipologie professionali coinvolgibili conoscendo più in dettaglio il piano di SOGIN in tal senso.
PASQUINO propone un giro di chiusura degli interventi, sottolineando che il tema è maturo nei tempi e che nel tavolo i soggetti di diversa natura hanno manifestato il loro intento attraverso un rapporto diretto, che possa infine produrre concretezza per il territorio, nel più breve tempo possibile.
BAMBACIGNO dichiara per SOGIN la massima disponibilità a intervenire in tale processo.
PERFUMO accenna a una richiesta in merito anche alla divulgazione presso la popolazione delle previste attività che avverranno alle porte della città, a creare un mix di serenità che comunque coinvolge attività in un settore critico, potendo sapere che le azioni seguiranno all’opportuna programmazione, e che anche il tema del nucleare può essere contenuto.
PASQUINO interloquisce accennando al tema del difficile impiego di maestranze, nell’ambito delle attività riguardanti il tema del nucleare a livello locale, per cui le professionalità sono ancora reperite altrove, per cui la formazione potrebbe giocare un ruolo centrale per colmare carenze e quant’altro in riferimento alle professionalità impiegabili.
BAMBACIGNO informa altresì che riguardo alla trasparenza c’è un tavolo calendarizzato periodicamente ogni semestre governato e gestito dalla Regione Piemonte dove chiunque può partecipare e dove SOGIN progressivamente produce aggiornamenti in merito agli interventi svolti per cui si possono conoscere volta per volta le attività effettivamente svolte o in corso e PASQUINO chiede dell’opportunità d’informare il Comune di Vercelli circa i prossimi appuntamenti di questo tavolo e BAMBACIGNO dice che riferirà dell’esigenza locale in Regione, accennando a un possibile interesse dell’Assessore Valmaggia in ipotesi per organizzare un tavolo, in previsione, a Vercelli. PATRIARCA accenna nel merito di poter chiedere ai colleghi della Regione Piemonte.
RANGHINO e BERTARELLO concludono con accenno alle procedure riguardanti l’orientamento della formazione che ha infine l’esigenza di esser riconosciuta come tale e tale da rappresentare un valore aggiunto per il territorio, attraverso la sua specificità, quali la validità e l’importanza di attestazioni formative, procedure ed esiti di accreditamento, nel quadro delle agenzie formative riconosciute sul territorio, ecc..
BAMBACIGNO conclude accennando alla complessità del quadro di riferimento normativo e autorizzativo di ogni progetto per cui SOGIN agisce pienamente dopo l’esaurirsi dell’intero processo.
Alle 14:10 il Vice Presidente PASQUINO, a conclusione degli interventi, ringrazia i partecipanti e scioglie l’audizione.
Letto, confermato e sottoscritto.
f.to IL SEGRETARIO
Franco Zanello
PER ORDINE DEL VICE PRESIDENTE
V^ Commissione Consiliare
Stefano Pasquino