Il gruppo consiliare di Vercelli Amica, Maurizio Randazzo, Stefano Pasquino e Enrico De Maria, ritorna sulla questione delle mute elevate a incomprensibilmente “ignari” cittadini per la Ztl, tra via Gioberti e via Domo e Camillo Leone, alla fine dei lavori stradali. Sanzioni che sarebbero salite all’iperbolica cifra di 1400, come riportato da un settimanale. Evento che ha fatto arrabbiare più d’un vercellese. Il gruppo ha scritto una sorta di lettera aperta al Sindaco con alcune “riflessioni”. In pratica si chiede conto all’amministrazione della mancata campagna di comunicazione sul ripristino della Ztl, che era stata interrotta per i lavori, della mancata presenza dei vigili (definita ormai “endemica”) ai varchi nei primi giorni e dell’inerzia con cui proprio per la “scomparsa” dei vigili della strade si favorisce il degrado, ad esempio in alcune zone come l’area della chiesa di San Michele insozzata al sabato notte da maleducati.
Ecco la lettera di Vercelli Amica.
La spinosa vicenda delle multe comminate agli automobilisti che hanno continuato a transitare nel tratto di via Gioberti, tra le vie Duomo e Camillo Leone, anche a Ztl ripristinata, induce a qualche riflessione, soprattutto perché (come ha sottolineato questa mattina il settimanale Notizia Oggi, che ha seguito il caso con tutti gli altri giornali locali), le sanzioni sarebbero salite a ben 1.400, una cifra spropositata.
Tutto nasce dagli eterni (in un tratto non si sono ancora conclusi adesso) lavori in via Duomo. Quando si trattò di procedere alla ripavimentazione della centralissima strada, nel tratto tra via Gioberti e via Gallardi, le telecamere che regolano il varco della Ztl di via Gioberti, vennero spostate più avanti, consentendo il transito, appunto dall’incrocio con via Duomo a quello con via Camillo Leone, anche a chi non ha il permesso per entrare nella Ztl da quel varco. Tutti gli automobilisti, anche privi di pass, potevano arrivare fino a via Camillo Leone, svoltare a destra e reimmettersi in via Duomo svoltando in via Feliciano di Gattinara. Al termine dei lavori nel tratto “caldo” di via Duomo, le telecamere sono di nuovo state arretrate, consentendo l’imbocco del varco Ztl di via Gioberti solo ai possessori del pass. E qui incominciano i guai e le nostre “riflessioni”.
La prima riflessione è quella che i ripristinati divieti d’ingresso c’erano e posizionati in modo evidente. Addirittura, erano stati spostati verso l’interno della via, creando una sorta di strettoia a prova di errore. Quindi, gli automobilisti che sono entrati lo stesso nella Ztl possono purtroppo aggrapparsi a ben poco, se non al mancato preavviso da parte del Comune che è appunto oggetto della seconda nostra seconda riflessione e che potrebbe essere pure oggetto di un ricorso al prefetto da parte dei contravvenzionati. Sempre che il sindaco non decida di intervenire autonomamente, come forse sarebbe giusto, nei confronti del comandante dei vigili urbani.
La nostra seconda riflessione riguarda allora l’assoluta mancanza di avvisi da parte dell’amministrazione che, secondo noi, avrebbe dovuto fare assolutamente qualcosa per avvertire i cittadini che le regole erano cambiate . Ad esempio un’efficace campagna stampa, oppure il ricorso a manifesti posti in bella evidenza all’inizio della Ztl, in cui si avvisava che, a far data da un determinato giorno, il divieto di accesso alla Ztl sarebbe stato riposizionato all’imbocco di via Gioberti più o meno all’incrocio con piazza d’Azeglio. Ma soprattutto, secondo noi, visto che il Comune deve agevolare in ogni modo i cittadini e non solo castigarli, sarebbe stato assolutamente indispensabile mettere un vigile urbano, almeno per i primi due-tre giorni dal ritorno alla condizione preesistente, per avvisare anche i più distratti automobilisti che non si poteva più percorrere quel tratto di via Gioberti.
Ma qui torniamo alla nota dolente, che, per quanto ci riguarda, è già stata oggetto di un precedente comunicato stampa: a Vercelli, i vigili urbani, sono ormai spariti dalle strade, come i Panda. Cosa che, pur con lo stesso organico ridotto all’osso, non accadeva durante l’amministrazione precedente.
La città, oggi, è totalmente in piena anarchia sotto l’aspetto del traffico e delle soste. L’abbiamo già detto e lo ripetiamo: la presenza di vigili è assolutamente indispensabile, anche, aggiungiamo, come deterrente contro l’inciviltà e la delinquenza. Per quanto riguarda inciviltà, vogliamo segnalare che ogni domenica mattina il piccolo sagrato della centralissima chiesa di San Michele è inondato di cartacce, pacchetti vuoti di sigarette, bottiglie di plastica. Sono gli avanzi della notte brava di giovani non solo maleducati, ma totalmente irrispettosi del sentimento religioso. Per debellare in fretta questo riprovevole fenomeno sarebbe sufficiente la presenza di un (ripetiamo “un”) vigile in borghese una notte “una tantum” in quell’area. Oppure delle famose telecamere mobili che, a detta dell’assessore competente Nulli Rosso in città abbondano. Una semplice multa da cento euro comminata ad un paio dei giovani vandali in questione riporterebbe d’incanto alla civiltà quel tratto di via San Michele. L’alternativa è non fare niente e, a questo proposito, ci sembra che l’amministrazione comunale sia ferrata in materia.
Vercelli Amica