Il nuovo assetto di Atena è in vigore dal dicembre 2015, dopo una discussione che si è protratta per quattro ore, in consiglio comunale hanno votato sì 14 consiglieri (tutta la maggioranza, sindaco compreso), no 3 consiglieri comunali, Stefano Pasquino era uno di quei tre, perché riteneva si trattasse di una vera e propria svendita.
L’azionariato di Atena spa è quindi costituito, da circa un anno, da Ireti spa (controllata di Iren spa) al 60% e dal Comune di Vercelli al 40%.
Il consiglio di amministrazione di Atena spa è composto da sette membri: quattro indicati da Ireti spa e tre dal Comune di Vercelli.
L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha approvato nel 2015 il Testo integrato di unbundling funzionale (TIUF), a cui tutte le aziende del settore devono uniformarsi. Il TIUF contiene una serie di “regole di separazione funzionale”
Anche Atena spa deve adeguare il proprio statuto al TIUF, e per questo è stata convocata l’assemblea dei soci, che si è aperta il 30 giugno.
E’ trascorso quasi un mese e l’assemblea è ancora aperta. Aperta perché i due soci devono accordarsi sulle modifiche allo statuto. E siccome le variazioni statutarie necessitano del voto favorevole dei 2/3 (il 66,6%) dell’assemblea dei soci, e Ireti spa è al 60%, l’assenso della Città di Vercelli (che ha il 40% delle azioni) è fondamentale.
Le modifiche proposte dal consiglio d’amministrazione agli azionisti sono tre: agli articoli 1 (denominazione), 4 (oggetto) e 15 (deliberazioni del consiglio d’amministrazione). Ma sebbene la proposta di nuovo statuto sia stato redatta dal cda a marzo, e l’assemblea dei soci si sia aperta a giugno, la Giunta del Comune di Vercelli ha cominciato ad occuparsene solo dalla prima settimana di luglio, e la Commissione consiliare competente si è riunita solo il 24 luglio. E ha pure faticato a raggiungere il numero legale.
Sulle modifiche all’articolo 4, poco da dire: è quanto previsto dal TIUF sulle regole di separazione funzionale.
Quanto all’articolo 1, invece, il cda propone di cambiar nome alla società: da Atena spa a Ireti spa. Non potendosi più chiamare Atena perché deve distinguersi da Atena Trading srl, i sette del cda (compresi i rappresentatnti del Comune), propongono di chiamarla Ireti Vercelli. Nome che non piace al sindaco Forte che propone con un emendamento (vedi documento sottostante) di chiamarla “A.S.M. VERCELLI SpA“, ovvero Azienda Servizi Municipalizzati Vercelli SpA.
Attenzione, perché comunque la si chiami, da oltre un anno non è più “municipale”: non lo è più perché, l’Amministrazione Forte ha deciso di cederne la maggioranza al socio privato. Chiedere di «non chiamarla Ireti perché è troppo forte il riferimento a Iren» è il massimo dell’ipocrisia.
Il presidente Sandro Baraggioli e i consiglieri Francesco Bavagnoli e Pier Luigi Ranghino (nominati dal Comune), del fatto che il nuovo nome non piace al Sindaco non importa nulla, infatti hanno deliberato la proposta di modifica allo statuto senza chiedere preventivamente un parere al socio che li ha designati, significa che il Comune in Atena non solo è sceso dal 60 al 40%, ma nemmeno ha più il controllo dei suoi rappresentanti in cda.
Il Comune, quindi, per farsi sentire è ora costretto a tentare «una forzatura» ovvero cambiare in assemblea dei soci un testo già licenziato dal cda.
L’ultima modifica allo statuto proposta dal cda è quella all’articolo 15, nella parte che regola i rapporti tra consiglio d’amministrazione e Gestore Indipendente. Anche su questo, per conservare al Comune un minimo di «potere contrattuale», il sindaco Forte propone con un emendamento (vedi documento sottostante) per l’inserimento, dopo i punti da a) a f), di un punto g) che preveda che a votare l’organo collegiale sia una maggioranza di almeno 6 consiglieri su 7, e che quindi il voto dei rappresentanti del Comune sia determinante.
Sull’effettiva indipendenza di questo Gestore («sarà collegiale o monocratico») vi sono dei forti dubbi.
Ruolo di garante si scontra sia con una “indipendenza” di fatto solo teorica e comunque demandata alla “buona volontà” soggettiva, sia con la mancanza di ogni minima forma di “controllo” sull’operato dell’Esperto Indipendente da parte di qualsivoglia Autorità.
Il progetto della grande ATENA è un pasticcio totale, il Comune di Vercelli in ATENA non conta più nulla! Pasquino lo ha detto lo scorso consiglio comunale su fatti concreti che hanno purtroppo penalizzato i cittadini (leggi raccolta rifiuti), lo ha ribadito nel consiglio del 27 luglio 2017 quando addirittura i componenti del cda nominati dal comune si sono allineati alle volonta dei componenti del cda nominati da Iren.
Un fallimento totale dell’amministrazione Forte sulla trattativa e svendita di ATENA. La cosa più intelligente giunti a questo punto era di vendere il restante 40%, visto che intanto non si conta più nulla nelle scelte industriali ed ora Iren decicderà il prezzo di vendita. La famosa gara gas per cui si è aumentato il capiteale del privato non è mai partita, come sono al palo i vari progetti come la raccolta differenziata, inoltre non sono mai statae avviate le famose assunzioni sbandierate dalla maggioranza a tutta la città.
Pasquino coerentemente con quanto detto ha votato NO alle proposte degli emendamenti e alle modifiche dello Statuto.
Ascolta gli interventi di Stefano Pasquino su ATENA nel consiglio comunale del 27 luglio 2017