Vercelli – Un nuovo capitolo, che crea ancora più confusione, si aggiunge alla già tesissima contesa tra i gruppi di minoranza in Comune a Vercelli e il Presidente del Consiglio comunale Michele Gaietta, relativamente al tormentato Consiglio sulla questione piscine. Il primo consiglio saltò, lo scorso lunedì, per mancanza del numero legale. Subito dopo, sulla nuova convocazione, si è scatenata una contesa e una differenza d’interpretazione tra i gruppi di minoranza e il Presidente Gaietta. Per i primi la nuova chiamata per la seduta d’aula sarebbe stata “seconda convocazione” del consiglio saltato, con la necessità di soli 14 consiglieri presenti per una seduta valida. Per il secondo, invece, la nuova convocazione sarebbe stato un nuovo consiglio e quindi da interpretarsi in prima battuta in “prima convocazione” con la necessità di 16 consiglieri presenti, tant’è vero che lo scorso 16 marzo, giovedì, lo stesso Gaietta non ha fatto partire i lavori di consiglio per mancanza di numero legale (in aula era presente solo la minoranza, per un totale di 14 persone). La minoranza, irritata per tale interpretazione si rivolse addirittura al Prefetto.
Oggi, però, l’interpretazione del Presidente Gaietta viene, clamorosamente, rimessa in discussione da un documento “ufficiale”: i cartelloni affissi a Vercelli, in vari punti della città, negli spazi istituzionali appositi, dove si annunciano ai cittadini il Consiglio e gli argomenti trattati. Su tali manifesti, che portano la firma dello stesso Gaietta e il timbro del Comune – quello della foto, che ci è stato inoltrato da un consigliere comunale, è affisso ad esmepio in piazza dei Pesci -, si legge chiaro “in seconda convocazione già per il giorno 16 marzo 2017” in riferimento, a quato pare, proprio alla mozione delle piscine a firma di tutta la minoranza. Ossia, sembrebbe dunque di capire, l’esatto opposto di ciò che, presumibilmente, ha portato il Presidente Gaietta a non far partire il consiglio del 16, da lui inteso in prima convocazione.
Ora, in questo intrico di interpretazioni, assai difficile anche da spiegare, quale sarà quella corretta? Sarà giusta la lettura data dal Presidente di persona il 16, o quella dei cartelloni ufficiali del Comune firmati sempre dal Presidente e notati oggi? E soprattutto, come si verrà a capo di quest’ennesimo guazzabuglio? Urge chiarezza.
Fonte: TGVercelli.it
I consiglieri comunali dal Prefetto di Vercelli