
Centosei viaggiatori controllati, 43 multe accertate. È il risultato dei quattro giorni di controlli eseguiti dagli agenti di Polizia Locale e dal personale Atap sugli autobus del trasporto urbano. Una campagna di verifiche avviata dall’amministrazione comunale per garantire i principi di rispetto e legalità.
«I controlli sui mezzi pubblici sono un segnale forte, visibile di legalità – dice il sindaco Roberto Scheda -. Perché nessuno può sentirsi al di sopra delle regole».
A far scattare un campanello d’allarme è l’esigua cifra introitata lo scoro anno dal Comune al quale vanno i proventi dello sbigliettamento: appena 39mila euro incassati, di cui 32 da abbonamenti, a fronte di un servizio che costa 1,3 milioni di euro di cui 420mila a carico Comune, e che è stato utilizzato, secondo i dati calcolati dagli uffici comunali, da 350mila passeggeri.
E, visto che i risultati non sono particolarmente confortanti, la campagna di controlli proseguirà anche nel mese di luglio, per intensificarsi ulteriormente a settembre quando, con la ripresa delle scuole, il servizio vive fasi di maggiore operatività.
«Il 40% di evasione tariffaria è un dato inaccettabile» dice l’assessore alla Polizia Locale, Paolo Campominosi, ricordando che il costo dell’abbonamento annuale per il trasporto pubblico locale è di 150 euro mentre la corsa singola, la cui durata è di 90 minuti, costa 1,30 euro. «E ci sono moltissime agevolazioni per i disoccupati, gli anziani e i pensionati consultabili sul sito di Atap», aggiunge. Nel corso dei controlli, voluti anche per evitare l’instaurarsi di situazioni di scarsa sicurezza a bordo dei mezzi, ci sono stati un paio di momenti tensione quando due cittadini si sono rifiutati di esibire i documenti: «La Polizia locale ha comunque gestito il tutto con calma e professionalità», aggiunge.
Alle persone trovate senza biglietto sono stati elevate contravvenzioni da 45 euro (se pagati nei primi 7 giorni) che salgono a 90 se pagati entro 60 giorni e arrivano a 270 per chi attende oltre questo limite temporale.
L’assessore alle Partecipate, Stefano Pasquino, evidenzia: «Dati alla mano, quando i controlli si svolgono, come emerge dalle indagini svolte a Torino e Milano, l’evasione cala di circa 20 punti percentuali. I soldi delle sanzioni vengono incassati da Atap azienda con la quale, da sempre, abbiamo proficuo rapporto di collaborazione e con la quale intendiamo rivedere alcuni termini della convenzione affinché la cifra venga suddivisa al 50%».
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