E’ finita con una scontata bocciatura la richiesta di dimissioni del CdA della Casa di Riposo avanzata dai consiglieri di Pd, lista Civica, Movimento 5 Stelle e SiAmo Vercelli. E, nella discussione del documento, sono volate accuse pesanti tra minoranza e Sindaco.
Corsaro ha dichiarato: “sostenere che ci sia una responsabilità mortale del CdA è ingiusto, immorale, non provato e rasenta lo sciacallaggio di fronte a un tema che ci fa soffrire per quello che hanno passato gli anziani e i loro familiari. Credo che questa mozione sia vergognosa: nell’immediatezza dei fatti sono stati fatti Comitati dell’ordine e della sicurezza; abbiamo fatto riunioni di capigruppo; abbiamo cercato di supplire a ogni tipo di difficoltà che, in quel momento erano drammatiche e purtroppo, diffuse. Di fronte alle emergenze bisogna unirsi, non speculare per interessi politici. Cerchiamo di avere elementi e prove prima di addossare colpe. I Dpi sono stati sempre a disposizione; prima di dire che qualcosa non è stato fatto occorre documentarsi e raccogliere le prove. Tutti abbiamo cercato di aiutare, superando ogni steccato”.
Pasquino ha dichiarato: “Va ricordato che su quanto accaduto nella Casa di Riposo durante l’epidemia di Covid 19 è in atto un’inchiesta della Procura che ha visto l’iscrizione nel registro degli indagati di cinque persone, tra cui i direttori generale e sanitario della struttura di piazza Mazzini, non mi risulta che il CdA della Casa di Riposo di Vercelli sia coinvolto.
Nella mozione in cui si chiedono le dimissioni del CdA viene richiamata: – una responsabilità morale da parte degli amministratori dell’ente nella gestione rappresentata dalla latitanza nella gestione del proprio ruolo affidatogli nell’interesse pubblico dal Comune di Vercelli – ma prima di sottoscrivere questa mozione avete pensato alla drammaticità della situazione?
Nel corso del mese di marzo sono state quattro le comunicazioni inviate dalla direzione della Casa di riposo al Comune: quella del 5 marzo (data in cui sono state vietate le visite ai parenti); quella del 24 marzo (diffusa anche alla stampa, in cui il direttore chiedeva aiuto dopo la morte di 8 persone e l’impossibilità di ottenere i tamponi), il 26 e il 30 marzo successivi. Le ultime tre note, nella giornata stessa di ricezione, sono state trasmesse dal Comune a Regione Piemonte, Unità di Crisi, Protezione civile, Croce Rossa, Asl e Prefettura di Vercelli con la richiesta di adozione di misure urgenti di intervento da parte degli enti che, a vario titolo, potevano disporre o eseguire attività sanitaria d’emergenza all’interno della Rsa.
Il CdA era da poco insediato e si è trovato ad affrontare una situazione drammatica, mai vista e nemmeno immaginata. Penso che invece di chiedere le dimissioni del CdA della Casa di Riposo, bisogna ringraziare i componenti del CdA per essere rimasti ad affrontare una crisi epocale senza precedenti”.
ASCOLTA l’intervento di Stefano PASQUINO nel consiglio comunale del 28/09/2020