Enrico Demaria, Stefano Pasquino e Maurizio Randazzo di Vercelli Amica chiedono il ritorno del vigile di quartiere, figura di controllo del territorio e deterrente per bande di bulli e bulletti che, in alcune occasioni, avrebbero infastidito e apostrofato persone anziane con frasi pesanti e toni minacciosi.
La richiesta è contenuta in un’interrogazione presentata al sindaco Maura Forte: nel documento si ricorda come più volte nel Dup, il documento unico di programmazione economica presentato dalla giunta, si sia fatto riferimento alla possibilità di reintrodurre questa figura, anche se poi non è mai stato dato corso al progetto.
Ecco il testo dell’interrogazione
“Visto L’articolo pubblicato questa mattina, martedì 27 febbraio, sul bisettimanale “La Sesia” intitolato “Brutta vecchia, ma quando muori”. Articolo in cui vengono segnalati due fatti avvenuti in pieno giorno in viale Rimembranza, riguardanti due donne anziane aggredite verbalmente e minacciosamente da gruppi di giovani, che le hanno importunate, minacciate e intimidite con frasi come questa: “Brutta vecchia, brutta vecchia, ma quando muori, che noi ti paghiamo la pensione?”;
Osservato che, questi fenomeni ai danni per persone anziane si stanno ripetendo con allarmante frequenza, e con modalità diverse (ad esempio, l’intimazione di bande giovanili di consegnare loro un euro: fatto che rasenta il reato penale, quando non lo configura) sia in pieno centro che in periferia, di giorno e nelle ore serali;
considerato che, puntualmente, nei vari Dup (Documento unico di programmazione) presentati dalla giunta viene fatto riferimento alla possibilità di riattivare i cosiddetti “vigili di quartiere” a tutela e protezione dei cittadini;
interrogano il sindaco per sapere:
– Se è prossima la tanto annunciata, ma sinora irrealizzata, scelta di ripristinare il “vigile di quartiere”
– Quali altre iniziative intenda mettere in campo la giunta per tentare di stroncare questo crescente e disgustoso fenomeno, ad esempio con il coinvolgimento di volontari della Protezione civile, inviati a vigilare sulla quotidianità delle persone anziane, i quali, all’occorrenza, oltre a costituire un efficace deterrente contro simili atti di bullismo, siano in grado di dare immediatamente l’allarme alle forze dell’ordine
-Se sia intenzione dell’amministrazione comunale di promuovere iniziative, ad esempio nelle scuole, d’intesa con l’Ufficio provinciale scolastico, affidando a personalità di spicco nei campi dello sport, della cultura e dell’intrattenimento, ma anche ad esponenti delle forze dell’ordine, l’incarico di educare alla convivenza civile con gli anziani gli studenti delle scuole vercellesi.
Fonte e Foto: infovercelli24.it