Vercelli Amica ha svolto una conferenza stampa giovedì 22 settembre 2016, alle 17,15, nella sala gruppi comunali, al primo piano dell’edificio di piazza Alciati del Comune di Vercelli.
FOTO: Pasquino – Randazzo
“Inquinamento dei pozzi nell’area ex Sambonet, e non solo. E quindi inceneritore e nucleare. Il sindaco non deve perdere altro tempo: venga a riferire in Consiglio comunale lo stato della situazione e gli adempimenti sinora assunti per tutelare la salute dei vercellesi”. Non molla la presa sui problemi ambientali e della salute il gruppo consiliare di minoranza Vercelli Amica, che, dopo aver sollevato il problema dei pozzi inquinati nell’area di corso XXVI Aprile e dintorni, ha convocato una conferenza stampa per affrontare nei dettagli i tre argomenti che gli stanno a cuore.
Il capogruppo Maurizio Randazzo ed Enrico De Maria hanno lasciato che fosse il presidente facente funzione della V Commissione (che si occupa in particolare dei problemi dell’Ambiente) Stefano Pasquino ad illustrare nei dettagli i temi dei pozzi, della messa in sicurezza dell’inceneritore e dei rischi connaturati alla presenza massiccia del nucleare nei centri non lontani di Saluggia e Trino.
Pasquino ha innanzitutto osservato che, eccezion fatta per la corretta presenza dell’assessore all’Ambiente Remo Bassini, la maggioranza diserta abitualmente le riunioni della V Commssione, infischiandosene evidentemente di problemi cruciali per la città. Ma Pasquino non ha risparmiato osservazioni critiche anche nei confronti dell’assessore Bassini, ad esempio sulla questione dei pozzi. “L’assessore – ha dichiarato – ci ha detto che l’inquinamento poteva derivare dal lavaggio dei motori del vicino aeroporto, ma la presenza massiccia di sostanze inquinanti riscontrate dall’Arpa non depone assolutamente a favore della sua tesi. Lo stesso comunicato Osav parla chiaro: sono assolutamente indispensabili approfondimenti in quell’area dove è stata riscontrata un’incidenza dei tumori di 3,25 volte superiore al resto della città. E se è vero che, allo stato attuale, non si può assolutamente affermare che ciò dipenda dai residui di lavorazione della Sambonet, è altrettanto vero che non si può affermare il contrario. Alla luce d tutti questi nuovi elementi va fatto, e subito, l’approfondimento suggerito dall’Osservatorio. Sono stato nelle ore scorse in quella zona e ho riscontrato la presenza d numerosi orti. Possibile che a nessuno, dopo la divulgazione dei dati Arpa e Osav, sia venuto in mente di far analizzare che so una melanzana, un pomodoro? Comunque sindaco e assessore dovranno rispondere alla nostra interrogazione, aspettiamo la risposta in aula”.
Pasquino (con Randazzo e De Maria) aspettano inoltre altre risposte pubbliche. “Ad esempio – ha detto il presidente facente funzione della V Commissione – è incredibile che sinora Maura Forte non si sia mai presentata in aula per annunciare al Consiglio e alla città che cosa intenda fare per la messa in sicurezza dell’inceneritore, specie dopo il nostro ordine del giorno del 31 marzo 2016, passò in Consiglio nonostante il voto incredibilmente contrario di sette consiglieri di maggioranza del Pd, sindaco compreso. Vorrei ricordare che, come chiarezza e onestà, durante quella discussione in aula l’assessore Bassni dcchiarò testualmente che ‘Il lotto dove venivano depositate le scorie dell’incenerimento necessita di una messa in sicurezza. Le ceneri e i metalli pesanti persistono e ci può essere pericolo per la loro eventuale inalazione e contatto con la pelle’. Parole chiare. Sono passati cinque mesi. È’ stato fatto qualcosa? Non ci risulta. Affinché si possa riparlare di inceneritore in aula, abbiamo protocollato poche ore fa una interrogazione con cui poniamo al sindaco tre domande: prima, quando verrà in aula a parlarci delle attività di bonifica e/o messa in sicurezza dell’inceneritore? Seconda, quali sono stati gli atti sinora approntati a tale proposito? Terza, esiste un crono-programma per questa bonifica e/o messa in sicurezza?
Infine, il nucleare. Pasquino ha sollecitato la Forte a rendere conto delle iniziative sinora prese sul tanto annunciato “tavolo” con i Comuni di Trino e Saluggia per esaminare lo stato della situazione. “Il sindaco – ha detto – ci aveva assicurato di aver preso contatti con Trino e con Saluggia. Per quanto riguarda Trino mi risulta, per Saluggia no. In ogni caso, come componente della V Commissione, ho contattato anch’io il sindaco di Trino Portinaro, che è anche consigliere di Sogin, chiedendogli di venire a parlare al Consiglio di Vercelli. Mi ha risposto che se Maura Forte lo inviterà, verrà volentieri. Dunque il sindaco si sbrighi ad invitarlo”.
LA SESIA 23/09/2016