“Vercelli? Mai così sporca e sciatta”. Lo denuncia, in un comunicato stampa, il gruppo di Vercelli Amica sollecitando il sindaco ad intervenire spronando Atena ed i vigili urbani. Tra i casi citati, quello eclatante di via Egitto, all’Isola, “che pare la Napoli che qualche anno fa scandalizzò il mondo intero”. E poi il viale lungo il muro di cinta del cimitero, via Chivasso, il piccolo parco di via Leblis al Concordia. Infine, le plance in legno indonesiano di piazza Cavour, che attendono invano un intervento promesso dalla Forte circa due anni fa in Consigio, rispondendo a un’interrogazione della minoranza. Ecco il comunicato del gruppo formato da Maurizio Randazzo, Enrico De Maria e Stefano Pasquino.
COMUNICATO STAMPA
Nella campagna elettorale del 2014, uno dei cavalli di battaglia di Maura Forte fu il leit-motiv secondo cui, a suo avviso, Vercelli era “sporca, sporca, sporca”. Il sindaco farebbe bene a ricordarsene, e a constatare lo stato, davvero miserevole, in cui sta versando la nostra città adesso. Stiamo ricevendo segnalazioni quotidiane dai cittadini che lamentano una Vercelli ma così non solo sporca, ma sciatta, malcurata.
Gli esempi sono tantissimi e noi qui ne citiamo alcuni, partendo proprio dal “salotto buono”, piazza Cavour. Circa due anni fa – ormai non riusciamo più a tenere il conto delle cose promesse non mantenute -, rispondendo ad una nostra interrogazione sullo stato delle plance di pazza Cavour (collocate dalla giunta Bagnasco nel 2004), il sindaco disse non solo che si sarebbe provveduto a controllarle e ad aggiustarle, ma addirittura, se fosse stato il caso, a rimuoverle. Ovviamente non è stata fatta né l’una né l’altra cosa. Le plance sono a pezzi, si stanno scollando, schiodando e staccando, ci sono già state diverse cadute di cittadini e, prima o poi, temiamo, qualcuno si farà male sul serio. La foto è significativa: si vede un piede sprofondare nella plancia a ridosso del dehors del Caffè Tarnuzzer & Taverna, uno dei simboli della Vecchia Vercelli.
Un’altra segnalazione riguarda il viale alberato che costeggia il cimitero di Billiemme. Una volta era un vanto della città perché, a corredo di ciascun albero, c’era un piccolo basamento floreale che ingentiliva tutto il lunghissimo marciapiede. Adesso il basamento degli alberi è costituito da erba rinsecchita e da rovi. E non solo. Come attesta l’immagine a corredo del nostro comunicato, i basamenti ex floreali stanno diventando piccole discariche colme di lattine e altro. Possibile che nessuno se ne stia accorgendo e che tolga almeno le lattine? Siamo proprio a ridosso dell’ingresso centrale laterale del camposanto.
Da via Chivasso ci arriva la segnalazione dell’intricata savana che si è formata sopra la roggia. Qui (vedi la foto) siamo quasi nell’ambito di un mediocre ma famoso film di fantascienza degli Anni Sessanta-Settanta: “L’invasone dei Trifidi”, in cui i Trifidi erano piante extraterrestri che stavano ricolmando tutta la Terra, soffocandola.
Segnalazioni anche dal Villaggio Concordia, dove fanno già ingiallendo e dunque morendo gli alberi del piccolo parco di via Leblis dove c’è la sala del Regno dei Testimoni di Geova: una bella area donata all’amministrazione comunale appunto da Testimoni di Geova, e ora colpevolmente trascurata.
Non sono che alcuni esempi, che aggiungiamo a quelli già segnalati d recente da altre forze politiche, anche di maggioranza.
Ma infine, e non ultimo, invitiamo il sindaco a farsi un giro (a proposito d città “sporca, sporca, sporca”), in via Egitto all’Isola. Vi ritroverà le immagini televisive della famosa emergenza-Napoli di qualche anno fa, che fece inorridire il mondo. Solo che qui non c’è alcuna emergenza, se non quella dell’inciviltà di persone che infischiandosene totalmente delle norme igieniche abbandonano quotidianamente per strada sacchi della spazzatura. Le proteste dei numerosissimi “isolani” civili si stanno sprecando, ma non succede nulla di nulla. Un sollecito ad Atena perché intensifichi la rimozione e soprattutto a vigili urbani perché finalmente intervengano a suo di mute sarebbero quanto meno opportuni. Non trova, caro sindaco?
VERCELLI AMICA