Oggi, nella sala del Consiglio comunale, si è svolta l’audizione con l’Osservatorio socio ambientale vercellese rappresentato da Lucio Antonio Palin, già docente del Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Upo, Cattedra di Medicina Ambientale e incaricato consulente all’osservatorio socio ambientale città di Vercelli e Christian Salerno incaricato consulente all’osservatorio socio ambientale città di Vercelli, specialista in statistica medica ed epidemiologia ambientale.
L’audit, convocato da Stefano Pasquino, vice presidente della V commissione, aperto al pubblico, ha visto la partecipazione del Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Vercelli: Dott. P.G.Fossale e del Presidente della LILT Lega Italiana Lotta ai tumori sez. di Vercelli: Dott. Ezio Barasolo.
Foto: Salerno, Palin, Fossale e Barasolo.
“L’avvio di un osservatorio socio ambientale in una comunità vuole tentare di rappresentare un
collegamento tra il nostro ambiente di vita reale e, per quanto possibile, il desiderio di una realtà
e condizione migliore – ha dichiarato Pasquino – l’osservatorio, con una durata iniziale di tre anni, si pone in questa ottica dove, attraverso una continua osservazione ed analisi dei principali aspetti negativi, non disgiunti da quelli posisitivi, di salute e di qualità di vita, tenta di suggerire programmi di attenzione e miglioramento delle comunità residenti nelle varie zone della Città di Vercelli”
Il programma iniziale prevede per ora una serie di interventi conoscitivi epidemiologici, di base,
per inqudardare un relatà dinamica che certamente dimostrerà aspetti non sempre ottimali. La
collaborazione e aiuto della cittadinanza e dei responsabili amministrativi locali, potrà certamente
contribuire ad avviare questo nuovo percorso nella speranza di raggiungere importanti obiettivi.
Nei prossimi giorni verrà comunicata alla cittadinanza la collocazione della sede dell’OSAV dove un
paio di volte a settimana saranno presenti i ricercatori disponibili a incontrare cittadini .
OSAV, INTERVENTI PREVISTI 2016
Completarsi nel 2016
• Studio di mortalità descrittivo, osservazionale, di tutte le cause tumorali e cronico degenerative
dal 1980 al 2011 (dati anonimi) nella città di Vercelli: tale ricerca è utile in quanto, per la prima
volta, è possibile conoscere la situazione sanitaria generale e specifica in termini di cause di
decesso sul capoluogo e verificare eventuali trend per specifiche patologie di morte, genere ed età.
• Eventuale somministrazione di questionario in aree dove nostri precedenti studi hanno mostrato
criticità ed eccessi epidemiologici meritevoli di ulteriore indagine; alternativamente su aree a forte
rischio ambientale per la presenza di discariche e/o zone da bonificare (area c.so rigola)
INIZIO LAVORO 2016, SVILUPPO BIENNIO 2017-2018
Raccolta e informatizzazione dati nominativi di mortalità, tutte le cause dal 1990 al 1999, al fine di
completare la banca dati attuale che parte dal 2000. Tale database ci permetterà di effettuare
studi di livello inferenziale , di II livello, quali caso-controllo e/o coorte storica e verificare al netto
della durata della residenza specifiche aree a rischio e meritevoli di ulteriori approfondimento
(esempio questionario).
Un ampliamento di dati può portare anche ad un miglioramento degli studi di analisi spaziale
condotti negli anni passati grazie a LILT e Ordine e avere stimatori di rischio (SMR e BMR) più
potenti statisticamente visto il maggior numero di osservati.
Inoltre l’aggiornamento storico al 1990 può rendere attuabili studi di tipo occupazionale in quanto
si andrebbero a esaminare tutti gli ex addetti ai grossi impianti industriali siti nella città di Vercelli
che hanno cessato la loro attività a cavallo degli anni 70-80 con una latenza ipotizzabile di 10-15
anni e prevedere se vi siano cause di malattie e morti eccedenti tra gli stessi. Grazie alla
convenzione UPO e camera di lavoro di Vercelli si sono acquisiti degli elenchi più o meno completi
di diverse industrie ormai con attività cessata e/o di aziende più recenti (ad esempio Polioli) la cui
coorte di lavoratori (relativamente giovane in quanto attiva dal 1980 circa) è meritevole di
monitoraggio prospettico.
Sempre su tale linea d’indagine e, con eventuale messa a disposizione di dati dagli enti interessati
(quali ad esempio lo storico dei patentini di personale autorizzato a manipolare fitofarmaci), è
auspicabile effettuare studi inferenziali sugli agricoltori sia per verificare/confermare eccessi per
determinati organi ma anche associare possibili molecole (ormai in disuso) di erbicidi a specifici
organi bersagli.
Su inceneritore visto l’intervento di Arpa Grugliasco e Regione non sono ipotizzati interventi diretti
e specifici ma è da considerare indiscutibilmente che qualsiasi studio “zonale” e storico sull’area
urbana di Vercelli dovrà sempre considerare la presenza di tale insediamento industriale anche alla
luce dei modelli di ricaduta di NOx prodotti dallo studio del Dr. Cadum.