Venerdì 12 febbraio ho partecipato a Torino all’evento dal titolo Islam: religione e mistificazione
organizzato dall’Ordine dei Giornalisti.
Voglio ringraziare il relatore Ibrâhîm Gabriele Iungo (foto) per la sua capacità di informare e spiegare il mondo dell’Islam.
L’integralismo alla base del terrorismo religioso non si pone in contrasto con il solo Occidente, ma con i concetti stessi della libertà, diritti umani, scienza, arte e cultura. E’ nemico della vita, della pace, del progresso e delle radici stesse della civiltà umana.
Il terrorismo con cui abbiamo a che vedere è frutto dell’ideologia Jihadista che si nutre dell’odio per la modernità che nacque in Egitto con Hasan al-Banna negli anni venti, è arrivata fino a noi con gli atti terroristici del 11 settembre 2001 di Al Qaeda e ha generato lo Stato Islamico di Abu Bark al-Baghdadi, autore delle stragi di Parigi. Si tratta di una ideologia totalitaria che ha come primo nemico l’Occidente con le sue libertà ed i suoi diritti, le sue vittime più numerose sono i mussulmani che considera “apostati” perchè “corrotti” ovvero estranei, ostili al suo credo.
Nel mondo dell’Islam la maggioranza pro-modernista non è stata ancora in grado di estirpare il seme dell’odio dalle moschee jihadiste. In Occidente il ritardo nel raggiungere un consenso sulla definizione del nemico è all’origine della vulnerabilità collettiva.
Purtroppo siamo solo all’inizio di un conflitto destinato a segnare il nostro tempo.
Stefano Pasquino