I sindaci del Vercellese e della Valsesia non hanno espresso il loro parere sull’Atto Asl per il riordino della rete ospedaliera. La Conferenza dei sindaci convocata il 5 ottobre all’ospedale Sant’Andrea, è infatti stata interrotta bruscamente tra urla e polemche per l’abbandono della sala da parte di alcuni primi cittadini.
Il voto circa il Piano di riassetto dell’Asl era uno dei punti all’Ordine del giorno ed è subito stato chiaro che i sindaci erano d’accordo all’unanimità per esprimere parere sfavorevole circa il riordino chiesto dall’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta.
Dopo il dibattito e gli interventi dei sindaci, Maura Forte ha però proposto di rimandare la votazione sull’Atto per votare invece il documento congiunto sottoscritto dai capigruppo consiliari vercellesi, dai sindacati, dal Comitato Salviamo l’ospedale di Vercelli e dalle Associazioni locali attive in campo sanitario, insieme ad una integrazione.
In questo secondo documento, l’integrazione, scritto a nome di tutti i primi cittadini coinvolti, ci si dichiarava favorevoli a rimandare il voto sull’Atto data la disponibilità della direzione Asl ad avviare un tavolo di confronto sui miglioramenti da adottare per soddifare il bisogno di salute degli abitanti del territorio, insomma per discutere delle criticità già segnalate dalla stessa Forte e dai consiglieri in Comune a Vercelli.
La proposta della Forte ha però fatto insorgere alcuni sindaci del Vercellese e della Valsesia, irritati per il cambio dell’Ordine del Giorno e per non essere stati informati sulla presenza di un’integrazione della quale avrebbero voluto poter prendere visione prima del voto.
Il sindaco ha ritenuto di vanificare lo sforzo di coesione e unitarietà che tutti i gruppi politici vercellesi avevano prodotto nell’appoggiarla nel contrastare gli esiti drammatici sui pazienti e Sanità vercellese e valsesiana, dei tagli formulati da Saitta e del Pd Regionale.
A seguito di quanto è avvenuto, Italia Unica ha firmato la sfiducia al Sindaco Maura Forte.