La decisione dell’Unione Europea di autorizzare l’importazione di 10 nuovi tipi di colture geneticamente modificate e altri due tipi di fiori Ogm riapre lo scontro in Italia.
“Dopo quasi vent’anni di polemiche oggi ci troviamo in una situazione in cui gli Ogm continuiamo a non poterli coltivare, mentre li importiamo ( e li mangiamo)” – dichiara Stefano Pasquino – “la libertà degli Stati menbri all’importazione e all’utilizzo, o meno, degli Ogm nella catena alimentare e mangimistica non può che essere in linea con l’autorizzazione alla coltivazione o non coltivazione” La par condicio vale soprattutto per l’Italia. Secondo Pasquino, poi “deve essere data assoluta fiducia alla scienza nel valutare i pro e i contro dell’ingegneria genetica,. Finora si è fatta degli Ogm solo una battaglia ideologica, senza approfondire, ad esempio, il loro ruolo per la sostenibilità ambientale sociale ed economica, cui anche le tecnologie genetiche possono dare una risposta efficace“.