Stefano Pasquino il referente di Italia Unica di Corrado Passera spiega così la sua adesione: “Il comune pensare con i colleghi Enrico Demaria e Maurizio Randazzo del gruppo consiliare Vercelli Amica mi ha portato a compiere questa scelta logica per la creazione di un nuovo centro che unisca politica e forze civiche”
Il Gruppo comunale Vercelli Amica, composto da Maurizio Randazzo e dell’antagonista della Forte al ballottaggio, Enrico Demaria, cresce di una unità. Poco fa, infatti, Stefano Pasquino, l’ex forzista che da tempo si è accreditato a livello nazionale con “Italia Unica” di Corrado Passera, diventandone il referente provinciale, ha protocollato il suo passaggio, nell’ambito del Consiglio comunale, proprio a Vercelli Amica. Spiega Pasquino: “In questi mesi, noi di Italia Unica, fin dalla nascita del partito (31 gennaio 2015), abbiamo fatto una scelta precisa: sostenere i candidati sindaci e le liste civiche più attenti alle esigenze locali e più vicini alla nostra idea di politica come servizio. Il comune pensare con i colleghi Enrico Demaria e Maurizio Randazzo del gruppo consiliare Vercelli Amica mi ha portato a compiere questa scelta logica per la creazione di un nuovo centro che unisca politica e forze civiche”.
Soddisfatti della scelta, ovviamente, Randazzo e Demaria. “Con Stefano Pasquino – dicono i due esponenti di Vercelli Amica – abbiamo lavorato benissimo in questi primi venti mesi di amministrazione Forte. Stefano vanta una solida esperienza amministrativa ed è uno dei massimi competenti, all’interno del Consiglio, in materie cruciali e importanti quali sono l’Ambiente e l’Energia. Lavoreremo ancora meglio, e gli diamo dunque il benvenuto”.
Durante le amministrative del 2014, Vercelli Amica, che allora si chiamava Lista Enrico Demaria candidato sindaco, ottenne un rilevante risultato elettorale figurando come secondo partito della coalizione di centrodestra dopo Forza Italia. In forza di tale risultato conquistò un secondo seggio, oltre a quello di diritto per il candidato a sindaco. Ora passa a tre consiglieri, mentre Forza Italia (cui Pasquino doveva continuare a rifarsi in Consiglio) scende a quattro, dai cinque iniziali.
Fonte: TG Vercelli.it