Nel breve termine guarda all’imminente anno viottiano – il 2024 quando cadranno i 200 anni dalla morte del violinista e compositore – ma sul lungo periodo il progetto è ambizioso e articolato. Dopo 25 anni di attività concertistica a Vercelli e dopo un periodo ancora più lungo di ricerche e attività di studio dedicata a Giovan Battista Viotti, la Camerata Ducale aggiunge un importante tassello al proprio progetto culturale e, con la neonata Fondazione Viotti, si allea con Comune e Fondazione Crv per valorizzare Vercelli e la figura del violinista e compositore.
Promuovere a livello internazionale la conoscenza dell’artista, creare eventi che ruotano attorno al suo nome, completare la pubblicazione delle sue opere sono alcuni degli obiettivi della neonata Fondazione Viotti presentata in Comune nel corso di un affollato incontro con la stampa e le realtà culturali cittadine.
Tra i presenti l’assessora alla Cultura e turismo della Regione, Vittoria Poggio, oltre al presidente di Fondazione Crv, Aldo Casalini, il presidente della neonata Fondazione, Guido Rimonda, e la direttrice artistica della Ducale Cristina Canziani. E poi ancora: i rappresentanti dei musei, il presidente di Atl Vercelli e Biella, Pier Giorgio Fossale, assessori e consiglieri comunali.
«Un parterre che non si vedeva dai tempi della Guggenheim – ha rilevato il sindaco, Andrea Corsaro sottolineando come – dar vita a una fondazione musicale sia un elemento che arricchisce la proposta di arte e cultura della città. Abbiamo storia, tradizione e bellezze uniche, e avevamo bisogno di un’istituzione di respiro internazionale per sviluppare progetti di valore per Vercelli e per il Piemonte»
A presiedere la Fondazione Viotti è il maestro Guido Rimonda, che si dedica allo studio di Viotti fin da quando era ragazzo e che, negli anni, ha dato un contributo fondamentale alla riscoperta di un artista di valore internazionale: «Un innovatore – ha ricordato -: inventore dell’archetto moderno che ha consentito di migliorare la tecnica di composizione, allungando le frasi. Ma soprattutto una figura che ha contribuito a modificare l’idea e l’immagine dell’artista, aprendo teatri e facendo sì che i musicisti diventassero imprenditori di se stessi».
A curare le diverse attività della Fondazione saranno un consiglio di amministrazione, espressione delle tre entità fondatrici, e un comitato scientifico: tra le prime iniziative ci sono le pubblicazioni degli spartiti viottiani, in collaborazione con Curti e Cidim. Il secondo campo d’azione sarà la ricerca di partner internazionali, anche in vista delle celebrazioni del 2024.
«La valorizzazione del territorio – ha detto Aldo Casalini, presidente della Fondazione Crv – è uno dei nostri ambiti d’intervento. Lo statuto ideato consentirà di gestire questo ente al meglio, per cercare di intercettare consenso e risorse materiali».
L’assessore regionale Vittoria Poggio ha evidenziato che il nuovo ente rappresenta un motivo di «orgoglio per tutto il Piemonte. Il lavoro fatto finora – ha proseguito – servirà per far diventare sempre più importante questa figura. La Fondazione andrà ad arricchire il valore degli istituti culturali italiani ed è significativo che alla presentazione ci siano tante persone espressione delle diverse realtà culturali locali: perché i risultati più significativi si ottengono lavorando insieme».
Fonte: infovercelli24.it