L’azzardo legale in regione ha sfondato i 5 miliardi di euro: sono i soldi che l’anno scorso i piemontesi hanno speso in schedine, scommesse, lotterie e, soprattutto, slot machine. Per la precisione, 5 miliardi e 60 milioni, secondo i dati ufficiali 2015 pubblicati dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, che regola il mercato del gioco d’azzardo legale. In Piemonte ci sono 31 mila macchinette distribuite in 6.361 tra bar, ristoranti, tabaccherie. A queste si aggiungono altre 3 mila «Vlt», vale a dire videolottery sistemate nelle sale giochi dedicate: le semplici slot arrivano a «mangiarsi» 240 euro l’ora (giocata minima un euro per un’emozione da 4 secondi), le Vlt possono «fagocitarne» 18 mila (la durata media di una partita è di 2 secondi, ma la puntata massima è 10 euro).
Così, complessivamente in Piemonte alle macchinette l’anno scorso sono stati giocati 3 miliardi e 770 milioni di euro, i tre quarti dell’intera somma «investita» nelle scommesse, pari a 5 miliardi e 60 milioni. Come se ogni residente, neonati compresi, avesse speso 1.192 euro a testa, sperando di vincere. Sempre secondo i dati dei Monopoli, 3 milioni e 917 mila euro sono stati ridistribuiti in premi a chi ha tentato la fortuna, così che la spesa reale si riduce a 1 miliardo e 136 milioni di euro. Soldi che, nella stragrande maggioranza dei casi, sono stati rigiocati, quindi non hanno comportato un effettivo beneficio per il giocatore.
Spesso il meccanismo delle puntate veloci e delle piccole vincite crea un vortice di cui molti restano vittime. Le slot machine sono le più amate nel mondo dell’azzardo e i casi di dipendenza e ludopatia, anche tra i più giovani, aumentano.
Gli altri due giochi che attirano più scommettitori sono quelli tradizionali: il lotto sta vivendo una seconda giovinezza e, con 417 milioni, ha registrato un aumento del 4,5% rispetto al 2014 (stessa percentuale di crescita delle slot). Lotterie e Gratta&Vinci, invece, restano al secondo posto come volumi (504 milioni), ma in calo del 4%. Stabile il Totocalcio (139 milioni), mentre crollano SuperEnalotto (-11% a quota 65 milioni) e l’ippica (scesa dell’11,8% a 30 milioni). In Valle d’Aosta, il gioco d’azzardo legale ha bruciato 132 milioni (erano stati 127 nel 2014), di cui 90 dalle slot machine.
Fonte: LA STAMPA