Divieto totale di pubblicità, più potere agli enti locali e lancio di una campagna di mobilitazione: sono i punti chiave del documento sottoscritto a Milano tra ANCI Lombardia e il Coordinamento Lombardo della Campagna Mettiamoci in gioco, articolazione regionale della Campagna Nazionale che riunisce Associazioni, Enti, Sindacati.
“E’ ormai acclarato che il gioco d’azzardo patologico determina delle conseguenze sociali, sanitarie ed
economiche gravissime, che pesano sull’intera società. I comuni, da anni, denunciano con forza questa
situazione che ha messo in crisi molte famiglie, minando la stabilità del tessuto sociale. Anci Lombardia
chiede da tempo alle istituzioni leggi che consentano ai comuni e ai servizi socio sanitari di applicare misure
in grado di porre un argine efficace al dilagare di una pratica i cui effetti stanno nuocendo gravemente a
molte famiglie. Il protocollo firmato oggi è importante e consolida una collaborazione già attiva tra enti
locali e soggetti associativi e no profit da tempo impegnati sul campo”. Questa la dichiarazione di
Roberto Scanagatti, Presidente di Anci Lombardia, in occasione della firma del protocollo d’intesa tra Anci
Lombardia e Coordinamento Lombardo Mettiamoci in gioco per il contrasto al gioco d’azzardo patologico.
“La firma di questo protocollo d’intesa è un fatto molto importante, che assume una rilevanza ancora
maggiore se si pensa che, di fronte alle sollecitazioni ad agire più volte inviategli da parte della società civile,
come la richiesta del divieto assoluto di pubblicità, Governo e Parlamento si sono dimostrati in gran
parte inerti nella battaglia contro il gioco d’azzardo patologico, le cui conseguenze sociali, sanitarie ed
economiche ricadono sulle persone più fragili e sulle comunità locali. Per questo motivo, con il
documento che abbiamo qui condiviso ribadiamo il nostro impegno a contrastare, con gli strumenti che
abbiamo a disposizione, la diffusione dell’azzardo e a sostenere gli enti locali, affinché venga riconosciuta a
Comuni e Regioni la piena sovranità nella ulteriore limitazione dell’offerta di azzardo sul territorio”, afferma
don Virginio Colmegna, presidente della Casa della carità e consigliere CeAS e membro della segreteria del
Coordinamento Lombardo di Mettiamoci in Gioco.
Il Paese a cui si riferiscono Roberto Scanagatti, presidente di Anci Lombardia, e don Virginio Colmegna, è
quello descritto dall’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane (Libro Blu 2015), dove l’industria dell’azzardo
vale il 5,5% circa del PIL nazionale collocandosi al quarto posto fra le industrie italiane (dietro a Exor,
Eni e Generali, prima di Enel). E’ il Paese in cui GTECH (già Lottomatica), operatore di lotterie e
scommesse con sede a Roma, prima quotato alla Borsa di Milano, ora al NYSE in seguito all’acquisizione e
fusione con il colosso americano IGT, è diventato il maggior operatore mondiale di giochi regolamentati e
delle lotterie.
In attesa che il Comitato nominato recentemente dal Ministero della Salute ricostruisca la situazione dei
giocatori problematici e dipendenti in Italia, stime internazionali ci dicono che sono 15 milioni i giocatori
abituali (il 25% circa della popolazione italiana), 2-3 milioni a rischio patologico, 1,3 milioni i giocatori
già patologici. Ogni anno i danni socio-sanitari causati dall’azzardopatia sono pari a 6 miliardi di euro,
mentre sono quasi 4 i miliardi di mancata IVA sui consumi di chi butta i propri risparmi tentando la sorte
anziché acquistare beni di prima necessità.
Con le tragedie personali e familiari conseguenti a questi numeri, si misurano ormai da anni i Comuni e le
Associazioni che si occupano delle persone con problemi di gioco. Dalla necessità di far fronte ai drammi del
gioco, offrire possibilità di cura alle persone dipendenti, organizzare formazione e prevenzione, scaturisce il
progetto di questo protocollo d’intesa firmato oggi tra il Coordinamento Lombardo di Mettiamoci in
gioco e Anci Lombardia.
Il Coordinamento lombardo Mettiamoci in gioco, articolazione regionale della Campagna nazionale,
infatti è costituito da Associazioni, Enti, Sindacati (Acli, Ada, Adusbef, Anci, Anteas, Arci, Associazione
Orthos, Auser, Aupi, Avviso Pubblico, Azione Cattolica Italiana, Casa della Carità, Ceal, Ce.A.S., Cgil, Cisl,
Cnca, Comunità di famiglie Villapizzone, Conagga, Cooperativa Amenano, Ctg, Federazione Scs-
Cnos/Salesiani per il sociale, Federconsumatori, FeDerSerD, Fict, Fitel, Forum delle associazioni familiari
Lombardia, Fp Cgil, Gruppo Abele, InterCear, Ital Uil, Lega Consumatori, Libera, Onds, Progetto ORTHOS,
PIME, Scuola delle Buone Pratiche/Legautonomie-Terre di mezzo, Shaker-pensieri senza dimora, Uil, Uil
Pensionati e Uisp) che si sono uniti per:
– sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del gioco d’azzardo nel
nostro paese e sulle sue conseguenze sociali, sanitarie ed economiche
– avanzare proposte di regolamentazione del fenomeno
– fornire dati e informazioni
– catalizzare l’impegno di tanti soggetti che – a livello nazionale e locale – si mobilitano per gli stessi
fini
Anci Lombardia, articolazione regionale dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani che si propone la
conquista e la difesa delle libertà municipali in ogni manifestazione di vita e della attività comunale,
Associazione che a livello nazionale già partecipa alla campagna Mettiamoci in gioco, intende favorire
presso i Comuni lombardi la consapevolezza dei rischi provocati dal gioco d’azzardo, e le conseguenze
sociali sanitarie ed economiche che ricadono nelle comunità locali.
Il Coordinamento lombardo di Mettiamoci in gioco e Anci Lombardia condividono l’impossibilità di
restare indifferenti di fronte al degrado personale, sociale e urbanistico che il gioco d’azzardo provoca nelle
comunità locali, ed esprimono la volontà di impegnarsi insieme per contrastare la dipendenza dal gioco
d’azzardo.
Ritengono indispensabile il fatto che in Italia venga approvata al più presto una norma che preveda il
divieto assoluto di pubblicità dell’azzardo in ogni sua forma e con ogni mezzo, che vengano riconosciuti i
poteri regolamentari dei Comuni anche per il gioco d’azzardo, che sia realizzata un’effettiva riduzione
dell’offerta del gioco d’azzardo e venga impedita l’azione delle mafie nel gioco d’azzardo.
Valutata positivamente l’azione della Regione Lombardia a contrasto del gioco d’azzardo patologico,
ritengono indispensabile che prosegua l’azione della Regione e degli Enti locali per contrastare il gioco
d’azzardo eccessivo e patologico con tutti gli strumenti disponibili: leggi regionali e regolamenti comunali
specifici, norme nella Legge Regionale e nei Piani Comunali per il Governo del Territorio.
Il Coordinamento lombardo di Mettiamoci in gioco e Anci Lombardia ritengono che per conseguire gli
obiettivi individuati e contribuire a diffondere una cultura del gioco creativo e socializzante, ricostruendo
legami di conoscenza, amicizia e solidarietà, ritengono importante lanciare una campagna di mobilitazione
di Associazioni, Enti locali e singoli cittadini, che si diffonda attraverso dibattiti e confronti pubblici,
slotmob, giochi in piazza, merende, marce, catene umane, presenza organizzata nelle piazze più importanti
delle città capoluogo di provincia, e digiuno a staffetta.
Al fine di sostenere le iniziative previste dal protocollo sottoscrittto, ed altre che venissero individuate, il
Coordinamento lombardo Mettiamoci in gioco e Anci Lombardia costituiscono un gruppo di lavoro
finalizzato a fornire un supporto tecnico qualificato formato da Amministratori locali e specialisti del settore
individuati dalle due Associazioni.
Milano, 14 dicembre 2015