FONTE: http://www.ilsole24ore.com
L’Unione europea mette a disposizione dei Comuni fondi per avviare progetti di efficienza energetica, e 17 Comuni dell’area che circonda Torino si mettono insieme per dar vita ad un progetto congiunto. Presenteranno alla Banca europea degli investimenti un pacchetto basato su interventi e azioni relative alla sostenibilità e all’efficienza energetica, con l’obiettivo di ottenere 1,2 milioni dal programma Elena per far decollare investimenti per oltre 40 milioni di euro.
Il programma Elena – spiegano all’Unione Net (Nord Est Torino) che farà da capofila in questa iniziativa – consente di finanziare la fase di studio, di analisi e di progettazione legale e finanziaria dei progetti comunali, fornendo un contributo a fondo perduto sino al 90% dei costi ammissibili. I Comuni possono poi far realizzare a società terze, le Esco, le opere, i progetti e le azioni nel campo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili. E le Esco potranno ottenere i finanziamenti della Bei a un tasso del 2%.
Il Comune si limiterà a corrispondere alla Eso – nell’ambito di un Epc (enineering, procurement, cnstruction) a garanzia di risultato – un canone per beni e servizi uguale o inferiore a quello pagato in precedenza. Ma a fronte della creazione o dell’ammodernamento di una struttura comunale. Al termine del periodo concordato per la concessione, il Comune rientrerà in possesso della struttura, con costi di gestione sensibilmente inferiori. Dunque un ammodernamento senza alcun esborso economico, in modo da evitare i vincoli del Patto di stabilità.
Quanto agli interventi individuati dai 17 Comuni (sei della Net e 11 della zona Ovest di Torino), si passa dall’illuminazione pubblica a led alla riqualificazione energetica di edifici pubblici, dall’energia a fonti rinnovabili per edifici scolastici alla realizzazione di centrali idroelettriche sui corsi d’acqua, dallo sfruttamento dell’energia geotermica al sostegno delle attività agricole e alla creazione di nuove zone alberate.
Ma sempre in ambito energetico, il Piemonte punta sulla realizzazione di almeno 8 impianti a biomassa legnosa «per una produzione di energia – spiega l’assessore all’Economia montana, Gian Luca Vignale – del valore di 3milioni di euro all’anno e la creazione di 50 nuovi posti di lavoro». Il bando regionale prevede finanziamenti complessivi a fondo perduto per quasi 1,5 milioni di euro. Destinati a Comuni e ad imprese per la realizzazione di impianti di conferimento e lavorazione delle biomasse, piani di approvvigionamento e di miglioramento boschivo, accordi di filiera e gestione associata. Le foreste ricoprono attualmente il 36% della superficie del Piemonte e circa 250mila ettari di patrimonio forestale sarebbero utilizzabili con una racolta annua di 3,1 milioni di metri cubi di legno.