COMUNICATO STAMPA
18/09/2014
Quando, durante il primo Consiglio comunale, la nostra coalizione propose alla maggioranza la candidatura di Maurizio Randazzo a presidente del Consiglio comunale, ruolo che il consigliere di Vercelli Amica avrebbe svolto senza percepire consenso alcuno, facendo risparmiare alle casse comunali 1127 euro lordi al mese, fummo tacciati di demagogia, e la nostra proposta venne respinta a maggioranza.
Ma ecco che, a distanza di poco più di due mese, si scopre che l’amministrazione ha bisogno di reperire fondi per pagare, ad esempio, il servizio di assistenza tecnica ai disabili delle scuole e quello di pre e post scuola: la giunta non sa a che santo votarsi, chiede aiuto alla Fondazione Cassa di Risparmio, che risponde subito sì, stanziando 71 mila euro, e fa proprio addirittura un emendamento proposto da Remo Bassini e Mariapia Massa, che propone di attingere dal fondo di riserva. Tutto ciò dimostra due cose: primo, che l’amministrazione avrebbe avuto dannatamente bisogno anche di quei 13.500 euro all’anno (circa 60 mila al termine del quinquennio) che si sarebbero risparmiati con la nostra proposta di un presidente del Consiglio disposto a rinunciare all’indennità. Secondo, che non esisteva – o meglio che non è stato annunciato – un piano B per venire incontro a queste esigenze primarie.
Ma ecco che, nelle ultime ore, sono avvenuti altri fatti cui riflettere, e non poco. Innanzitutto, con delibera di giunta e conseguente determina dirigenziale, l’amministrazione ha trovato 12 mila euro lordi da destinare ad un “portavoce del sindaco e della giunta” e, come se non bastasse, con una successiva delibera, ha reperito ulteriori 8 mila euro, sempre lordi, e sempre per coprire gli ultimi tre mesi dell’anno, per una ditta esperta di informatica cui affidare il compito di rivoluzionare il Web del Comune, costruendo anche un nuovo profilo Facebook per il sindaco.
Dunque, l’amministrazione Forte sa benissimo dove trovare i fondi per coprire spese forse non indispensabili, che però le stanno a cuore. Per quanto riguarda il ruolo di “portavoce” (pur ricoperto da una persona che ha dimostrato di conoscere bene il suo mestiere di comunicatore), nella determina si dice che potrebbe durare sino a fine mandato del sindaco. Fatti i conti, dunque, salvo precisazioni dell’assessore al bilancio, la proiezione sull’anno solare sarebbe superiore ai 40 mila euro lordi, assai di più del costo di un assessore (29.450). Per quanto riguarda la ditta scelta invece a tempo di record per avviare il progetto “Web2.0”, non si parla di rinnovo del contratto, anche se un passaggio delle linee programmatiche di Maura Forte per il quinquennio amministrativo afferma che il sindaco è intenzionato a potenziare l’Urp (e va bene) nonché a costituire anche un Servizio stampa ed un Servizio comunicazione. Due domande: il Web2.0 farà parte di questo Servizio comunicazione, che si presuppone stabile?
Seconda domanda: ma nell’Urp non c’erano le professionalità in grado di svolgere questo compito? Noi pensiamo di sì.
Ora, su questo secondo incarico la determina recita: “…Ritenuto opportuno altresì, in considerazione delle caratteristiche del servizio da erogare, che richiede spiccate professionalità ed esperienza, di avvalersi di figure che svolgono in modo costruttivo tale attività…”. Bene: è stato affidato ad una ditta che si sarebbe costituita solo ad aprile ed il cui titolare, che per inciso avrebbe bazzicato a lungo dalle parti di via Giovine Italia durante la recente campagna elettorale, sarebbe particolarmente ferrato in materia di videopoker. Sull’argomento, Società Futura ha fatto alcune scoperte che ci preoccupano, che dovrebbero preoccupare la città, e che ci ripromettiamo di approfondire: lo faremo e parleremo – di questa vicenda, ma anche dell’incarico del “portavoce” – con atti ufficiali in Consiglio comunale; atti, che contiamo di condividere con il resto dell’opposizione e ai quali il sindaco dovrà dare conto. Aspettiamo ben prima risposte anche da SiAmo Vercelli che, in campagna elettorale, ma anche dopo, con coerenza, continua a cavalcare i cavalli della trasparenza e della spending review, nonché da altri componenti la maggioranza che si sono sempre dimostrati sensibili verso questi problemi.
I GRUPPI CONSILIARI VERCELLI AMICA, FORZA ITALIA E LEGA NORD