COMUNICATO STAMPA 30/08/2016
Ma dove sono finiti i vigili urbani di Vercelli? E’ la domanda che si stanno facendo tanti vercellesi i quali, da settimane, mesi, non vedono più un vigile che sia uno, eccezion fatta per quelli delle pattuglie che, con le apposite apparecchiature, controllano, dall’auto di servizio, le targhe delle auto per accertare che siano in regola con l’assicurazione.
Per il resto, la città, dal punto di vista del traffico e delle soste è in piena anarchia. Ogni giorno ciascuno di noi si imbatte in violazioni al Codice della strada, alcune irritanti, altre pericolose. I ciclisti transitano contromano, senza il fanale di sera, bruciano sistematicamente il rosso e percorrono i viali fuori dalla pista ciclabile, o viaggiano sui marciapiedi di piazza Pajetta, incuranti dei pedoni. Gli automobilisti parcheggiano puntualmente in seconda fila di fronte ai soliti bar, quando non sulle strisce pedonali o peggio negli spazi riservati ai disabili; inoltre a decine entrano contromano nella Ztl, passando per fare due esempi eloquenti, da via Fratelli Ponti o da via Camillo Leone; i negozianti che avrebbero diritto ad entrare nella Ztl solo per alcuni e determinati minuti al giorno, per il carico e scarico merci, si infilano nelle zone gialle, riservate alla sosta dei residenti, e stanno lì posteggiati dal mattino fino alla sera. Per non parlare del “mitico” divieto di svolta a sinistra da corso Abbiate in via Trino, violato da centinaia di automobilisti al giorno.
E poi, per citare casi che ci riguardano personalmente, uno di noi tre firmatari (in mancanza dei vigili e fino all’arrivo della polizia) ha diretto personalmente il traffico che stava intasando senza sbocco alcuno – se non vietato – via Gioberti per ben due volte, la prima a causa dell’incendio di una vettura in via Verdi, la seconda per un incidente tra via Camillo Leone e via San Michele.
Dunque giriamo la domanda al sindaco: che fine hanno fatto i vigili urbani che, un tempo, costituivano una presenza importante e rassicurante per i cittadini? Gradiremmo, se possibile, una risposta esauriente. Grazie.
MAURIZIO RANDAZZO
ENRICO DE MARIA
STEFANO PASQUINO