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20 Maggio 2025

Appello perché Vercelli abbia un Regolamento acustico comunale

Appello perché Vercelli abbia un Regolamento acustico comunale

da Stefano Pasquino / lunedì, 20 Febbraio 2017 / Pubblicato il Ambiente, Comune di Vercelli, News, Sanità, VercelliAmica

Lo chiede, con una mozione, Vercelli Amica per tutelare i cittadini dai danni alla salute causati dal l’inquinamento acustico. “Ce l’hanno gran parte dei Comuni piemontesi, Trino compreso, perchè noi no?”.

“Il Comune si doti di un Regolamento acustico comunale, come, seguendo l’esempio di Torino, hanno giu00e0 fatto diverse amministrazioni comunali piemontesi, Trino compresa”. Lo chiedono, con una mozione che sarà discussa in un prossimo Consiglio comunale, i consiglieri di minoranza del gruppo Vercelli Amica Maurizio Randazzo, Enrico De Maria e Stefano Pasquino”.

Nella mozione, i tre esponenti dell’opposizione fanno notare che il rumore ambientale – che va dal semplice chiacchiericcio notturno sotto le finestre spalancate in estate alla musica a tutto spiano, dai lavori nei cantieri al traffico veicolare a ridosso delle case – puu00f2 provocare danni considerevoli alla salute dei cittadini e chiedono quindi al Comune di dotarsi di uno strumento efficace che fissi regole, orari, limiti e tolleranza. Contro questo tipo di inquinamento – equiparabile sotto molti aperti a quello ambientale – sinora il cittadino u00e8 tutto sommato impotente perchu00e9 non sempre riesce a raggiungere nei tempi opportuni l’Arpa (a cui non puu00f2 rivolgersi direttamente) per far valere le,proprie ragioni. Il Regolamento acustico tutelerebbe in modo assai piu00f9 efficace il cittadino. Nella mozione, che qui sotto riportiamo integralmente, i consiglieri di Vercelli Amica citano inoltre recenti studi di settore secondo cui, u00a0come annotano le agenzie immobiliari, le abitazioni ubicate nei pressi di riconosciute fonti di rumore (si pensi ad esempio ad un bar con il karaoke notturno incontrollato) perdano persino il 40 per cento del loro valore commerciale.

Ecco la mozione di Vercelli Amica

Il rumore ambientale, inteso come quello nocivo, fastidioso, deriva dalle numerose attività umane ma anche dal traffico stradale, ferroviario e aereo. Una percentuale significativa della popolazione europea è esposta a livelli di rumore tali che gli esperti sanitari considerano inaccettabili. L’esposizione al rumore non causa soltanto disturbi del sonno, fastidio e danni all’udito, ma anche altri problemi di salute come malattie cardiovascolari, aumento di pressione, disturbi gastrici, sbalzi d’umore, quindi problemi di natura psicologica. L’onere sanitario dovuto al rumore ambientale non è ancora stato ancora definitivamente quantificato, tuttavia L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta conducendo studi che si occupano di alcuni effetti del rumore sulla salute.

In particolare uno studio condotto dall’OMS ha messo in luce un evidente legame tra il rumore notturno e i disturbi del sonno, l’uso di farmaci e i sintomi dell’insonnia. Per quanto riguarda il legame del rumore con specifici problemi di salute come ipertensione, infarto del miocardio e depressione, le evidenze sono invece limitate, anche se ricerche passate hanno dimostrato che l’inquinamento acustico nel corso della notte è più fortemente associato a disturbi cardiovascolari di quanto non sia quello diurno.

Gli effetti del rumore sono aggravati quando interagiscono con altri fattori di stress ambientale, come l’inquinamento atmosferico e le sostanze chimiche. Questo può essere in particolare il caso nelle aree urbane, dove coesiste la maggior parte di questi fattori di stress.

Sempre secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, la sordità è una malattia che sta crescendo a dismisura. L’OMS stima 250 milioni di persone con problemi di udito di cui 6 milioni in gravi condizioni, ed è inoltre stata stimata in 25 miliardi di dollari la cifra necessaria per coprire i costi sanitari derivanti da questa crescente patologia.

Oltre alle spese sanitarie dirette imputabili ai danni alla salute, si calcola che in Europa vengano perse circa 35 milioni di giornate lavorative all’anno a causa degli effetti indotti da stati di sofferenza psico-fisica di soggetti costretti a subire situazioni di disagio prolungate.

Risultano altresì esorbitanti le spese per le opere di contenimento del rumore ambientale: se non  sono ancora stati fatti studi sui costi per la protezione acustica degli edifici  (in fase di progettazione e cantierizzazioni), il semplice costo di una barriera antirumore (per capirci, quelle delle autostrade) si aggira  intorno ai 1000 euro/mq. Questo significa che per realizzare 100 m di barriera antirumore occorrono 100.000 euro.

Non ultimo, gli edifici che sorgono a ridosso di fonti che creano problemi di inquinamento acustico sono destinati a drastiche contrazioni del loro valore venale: un’abitazione situata vicino ad un’arteria stradale ad intenso traffico, vicino ad un aeroporto o in prossimità di un esercizio pubblico rumoroso, esprime un valore economico inferiore rispetto ad un’analoga abitazione situata, invece, in una zona silenziosa. Come è infatti emerso da recenti studi di settore condotti da agenzie immobiliari in Italia, si stima che tale deprezzamento possa arrivare anche sino al 40%

Si presume che l’insieme di tali fattori si possa determinare un costo sociale enorme e inaccettabile. Questo deve far riflettere sull’importanza di definire adeguate misure preventive utili  a tutelare la popolazione sia nell’ambito della salute che della preservazione del valore della propria abitazione.

Lo strumento più efficace che un’amministrazione comunale può utilizzare per combattere e vincere questa battaglia di civiltà è il “regolamento acustico”, di cui il nostro Comune è ancora sprovvisto, mentre esiste in buona parte del Piemonte: se Torino è stata l’antesignana di questa lotta contro l’inquinamento ambientale, diverse realtà della nostra Regione si sono dotate del “regolamento acustico”, a partire dai Comuni del Torinese (come Rivalta, Orbassano, Fiano, Poirino, Bardonecchia), per proseguire con Cuneo e centri associati (Bra, Saluzzo, Grinzane Cavour, etc.), Asti, Alessandria, Tortona, solo per citarne alcuni. Nella nostra provincia,  un Comune importante come Trino si è già dotato di questo prezioso ed efficace strumento.

Fatte queste considerazioni e valutato che, secondo le nostre informazioni, non sempre, purtroppo, il cittadino riesce a far arrivare la propria voce all’Arpa, affinché vigili sugli abusi e intervenga per scoraggiarli o debellarli,

IL CONSIGLIO COMUNALE DI VERCELLI

IMPEGNA il Sindaco e la Giunta ad adottare al più presto un REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE

Vercelli 20 febbraio 2017

Enrico De Maria

Maurizio Randazzo

Stefano Pasquino

 

 

Su Stefano Pasquino

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L’Italia che gioca d’azzardo
Nuovi alberi in Viale Aeronautica a Vercelli
Intervista a Stefano Pasquino (V commissione) www.VercelliNotizie.it

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