Il numero uno di via Massaua: “Deluso e amareggiato per la scelta del Comune di fermarsi a 4 mila euro”. Il presidente delle bianche casacche ha contatto l’avvocato Delsignore, nella speranza di poter ancora portare i cimeli storici a Vercelli.
Fonte:TGVERCELLI.IT
“Deluso e amareggiato”. Questo lo stato d’animo del presidente della Pro Vercelli Massimo Secondo, alla notizia che i trofei di 111 anni di storia della Pro Vercelli calcio sono finiti a Parma. Secondo affida ad un comunicato stampa ufficiale la sua amarezza e afferma di avere subito contattato l’avvocato Stefano Delsignore, per trovare una strada che riconduca i trofei a Vercelli. Questo il comunicato: “Apprendo ora che i cimeli della Pro sono andati ad un collezionista di Parma per un corrispettivo di 17 mila euro. Il Comune di Vercelli si sarebbe inspiegabilmente ritirato dall’asta a quota 4 mila euro. Sono dispiaciuto e amareggiato perché pensavo che il Comune avesse realmente intenzione di riportare a casa i trofei che sono parte della storia sportiva della città. Le dichiarazioni pubbliche riportate dai media erano tutte in questo senso. Purtroppo le cose sono andate diversamente. In ogni caso ho immediatamente contattato il nuovo proprietario dei cimeli della Pro e ho fissato con lui un incontro la settimana prossima nella speranza che si riesca a trovare una soluzione che consenta di riportare a casa i trofei e i cimeli della nostra squadra.
In realtà, come Tg Vercelli ha appena raccontato ai lettori, il Comune si era premurato di escogitare un “piano B”, qualora si fosse concretata la presenza a Pray di un collezionista disposto ad arrivare a cifre rilevanti. L’ha spiegato l’assessore al Bilancio Andrea Coppo al nostro giornale: se è vero che il Comune si è ufficialmente fermato a quota 4 mila euro, è altrettanto vero che Coppo, con altri assessori (di cui il titolare del Bilancio non ha fatto i nomi) avevano costituito una cordata con Meeting Art, cordata che si è presentata all’asta sotto il nome del titolare della prestigiosa Casa d’aste vercellese, Pablo Carrara: la cordata è arrivata a ridosso dell’offerta dell’avvocato Delsignore (offrendo 16.500 euro), ma poi non ha più rilanciato avendo arguito, sempre secondo quanto ci ha dichiarato Coppo, che Delsignore era disposto a salire assai più in alto.
Nella speranza che l’avvocato Delsignore dedica di consegnare i trofei a Vercelli (o alComune, o alla Pro), c’è da rilevare che forse occorreva fare qualcosa di diverso, senza arrivare all’asta pubblica, in tutto questo tempo, intavolando una trattativa con il curatore fallimentare, con la mediazione dello stesso Paganoni; in alternativa, concordare una strategia vincente che coinvolgesse la Pro Vercelli attuale. L’impressione è che non si sia fatto tutto ciò che era possibile mettere in campo. Ora non ci resta che confidare nella generosità dell’avvocato Delsignore. Uno al quale, evidentemente, i trofei un tempo custoditi in via Massaua interessavano sul serio.
edm