Il meteorologo Luca Mercalli, testimonial del progetto incentrato sull’educazione al risparmio energetico fa tappa alla “Verga” di Vercelli
FONTE: Vercellioggi.it
Mattina certamente istruttiva quella vissuta dagli studenti nella giornata di giovedì 19 dicembre della Scuola Secondaria di I grado “ L. Verga” di via Trino 32 a Vercelli, plesso dell’IC “ Ferraris. Nell’aula magna infatti si è discusso, di energia, futuro e benessere. A fare gli onori di casa è stato il dottor Stefano Pasquino della Regione Piemonte che ha presentato all’attento pubblico, il noto meteorologo Dottor Luca Mercalli, quale testimonial del progetto “Il risparmio energetico inizia a scuola” . Iniziativa intrapresa anche con la collaborazione del l’Università degli Studi di Torino, facoltà di Economia e Commercio con il patrocinio dell’Enea, Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia, e lo sviluppo ecosostenibile. Il Professore Mercalli anche in veste di Presidente della Società Meteorologica Italiana, ha spiegato come sia cambiato in modo radicale negli ultimi secoli l’approccio dell’uomo sull’approvvigionamento energetico. Se fino al 1800 – secolo che ha rappresentato il vero giro di boa con l’avvento della Rivoluzione Industriale – gli esseri umani si servivano ed erano completamente legati alle fonti rinnovabili, da quell’epoca in poi avviene uno sconvolgimento epocale. Non si fa solo più affidamento sui beni primari che la terra ci offre, dalle forze derivate dal fuoco piuttosto che da quella idrica oppure eolica, ma ci si sommerge, è il caso di dirlo più profondamente, nei meandri del sottosuolo per estrarre una energia innovativa, ma non priva di effetti collaterali. Infatti il carbone, il gas, il petrolio, elementi di natura fossile sviluppati nella crosta terrestre generatesi in tempi lunghissimi e in condizioni climatiche uniche (si parla di migliaia di anni) da un certo punto di vista sono ottimali in quanto sprigionano una potenza di gran lunga superiore a quella umana piuttosto che da quella tratta con il “lavoro” degli animali. Però, c’è un però, questa riserva di “oro nero”, peraltro non infinita, per funzionare rilascia nell’ecosistema scorie difficili da debellare quali anidride carbonica, metalli pesanti e materiale radioattivo. Il cerchio si chiude quando questo apporto nocivo cresce in modo esponenziale generando squilibri negativi che interferiscono pesantemente sulla Terra ed in alcuni casi purtroppo in modo irreversibile. E’ ecco che è fondamentale, creare una nuova cultura attraverso le giovani generazioni, per tornare ad usare e sfruttare l’energia in modo consapevole, tornando un po’ alle vecchie origini ma in chiave moderna. Certamente non si ragionerà più in terminologie opsolete quale, ad esempio, l’unità di misura dei “cavalli a vapore” ma si dovrà trovare un compromesso per favorire sì il nostro benessere ma nel contempo preservare e salvaguardare il nostro Mondo con alternative ecosostenibili.